PER LA CURA DELLA CASA COMUNE
Dieci anni
Il 15 maggio scorso ricorreva il 130° anniversario della Rerum novarum, la storica enciclica con la quale Leone
Padre Josh, la «Laudato si’» continua a suscitare un appassionato dibattito sul tema dell'ecologia integrale, divenuto ormai prioritario nell'opinione pubblica mondiale…
Per molti aspetti questo splendido dono fatto da Papa Francesco all'umanità, può essere paragonato proprio alla Rerum novarum. La prima grande somiglianza si trova nella capacità che i due documenti hanno avuto di centrare le sfide del proprio tempo. Nel 1891 Leone
L’anno speciale sull’enciclica di Francesco si conclude così come era iniziato: una settimana di riflessioni ampie capaci di coinvolgere alcuni dei più autorevoli protagonisti della conversione ecologica mondiale…
Il principale obiettivo di questi incontri era comprendere meglio l'impatto della Laudato si’. Credo che la partecipazione di oltre 150 organizzazioni internazionali sia un indicatore importante di questo impatto e segni il successo dell'iniziativa. Il Papa ha aperto i lavori invitando la Chiesa a partecipare con gioia, ricordando il cuore del suo messaggio: imparare ad ascoltare il grido della terra e il grido dei poveri. Nel primo tavolo di lavoro abbiamo parlato dei prossimi appuntamenti Onu: la Cop15 sulla Biodiversità e la Cop26 sul Cambiamento climatico. È stata qui davvero toccante la testimonianza di Gregorio Mirabal, indigeno dell'Amazzonia, con il suo struggente richiamo all'importanza dei più fragili ecosistemi terrestri, distrutti i quali non ci potrà più essere vita sulla Terra. L'incontro economico si è concentrato invece sul disinvestimento dai combustibili fossili. Incredibile ricevere proprio in quelle ore il rapporto dell'agenzia internazionale per l'energia — da sempre prudente su gas e petrolio — che per la prima volta ha invitato gli operatori economici a non investire più su queste fonti energetiche (18 maggio
La Chiesa ha manifestato di voler passare dalle parole ai fatti. Il cammino della «Laudato si’» sembra entrare oggi in una fase completamente nuova…
Già da qualche anno lavoriamo ad una piattaforma capace di accompagnare questo cammino. Siamo partiti innanzitutto dall'urgenza che spinge la Chiesa ad una grande trasformazione. Nel 2018 il più importante panel scientifico sui cambiamenti climatici — l
Come potranno partecipare i vari gruppi?
Abbiamo istituito un Comitato direttivo composto da organizzazioni internazionali specializzate sui diversi temi. Queste accompagneranno l'azione dei gruppi locali e tematici lungo un ciclo di sette anni — uno di preparazione, cinque di azione e l'ultimo di ringraziamento a Dio. Le diverse realtà potranno segnalare il proprio interesse sulla piattaforma web per poter essere contattate dal Comitato con il quale definire le migliori azioni possibili. Questo ciclo di sette anni si avvicenderà poi con un nuovo ciclo settennale l'anno successivo, e così via, con l'obiettivo di creare un moltiplicatore esponenziale di partecipazione dal basso. Puntiamo a raggiungere così quella massa critica del 3,5% che gli studiosi ci indicano come necessaria e sufficiente ad innescare un effetto domino. Ci conforta pensare che l'impegno della Chiesa si affianca a quello straordinario delle altre religioni, delle Nazioni Unite e di tante organizzazioni civili. Da oggi fino al 4 ottobre — festa di San Francesco — la piattaforma sarà aperta alle candidature. Una volta conclusa questa prima fase lavoreremo tutti insieme ad azioni di grande impatto, anche con l'obiettivo di avvicinare il nord e il sud del mondo, per restituire ai nostri giovani un pianeta più sano e più giusto.
di