
Un dubbio amletico avvolgeva uno dei quadri più famosi del mondo, l’Urlo di Edvard Munch. La frase lapidaria, appena visibile, «Può essere stato dipinto solo da un pazzo», è stata scritta dall’artista norvegese o da un altro, in preda all’ira, nonché squilibrato? (tanto da intervenire e interferire su un capolavoro). Il dubbio, come riferisce la Bbc che ha dato la notizia, è stato finalmente sciolto: è stato lo stesso Munch a vergare quelle parole. Gli esperti del Museo Nazionale della Norvegia hanno spiegato che sono stati realizzati test sofisticati, con l’ausilio della tecnologia ad infrarossi, per analizzare la grafia e confrontarla con i diari e le lettere di Munch. Il dipinto fu esposto per la prima volta nel 1893 nella città natale dell’artista, Oslo. Divenne ben presto il solenne simbolo di un’espressione radicale e senza tempo dell’ansia che corrode l’animo umano. Al contempo, tuttavia, la tela non ricevette subito il plauso della critica perché all’epoca erano noti i problemi di salute mentale dell’artista: così l’opera, invece di essere valorizzata nella sua dimensione universale, fu circoscritta, con colpevole miopia, alla dimensione individuale.
di Gabriele Nicolò