· Città del Vaticano ·

Raccolti in un volumetto pensieri spirituali del cardinale Gantin (1922-2008)

«Ogni giorno
nel tuo santo servizio»

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30 agosto 2025

«Leggendo queste pagine è possibile entrare nel santuario dell’anima del cardinale Bernardin Gantin. E viene spontaneo esclamare: “Quest’uomo era veramente tutto di Dio” e la sua vita è stata un umile e fedele servizio a Gesù nella Sua santa Chiesa”». Il cardinale Angelo Comastri presenta così nella prefazione il volumetto Ogni giorno nel tuo santo servizio, dedicato al servo di Dio beninese (1922-2008) di cui all’inizio di questo Anno giubilare il vicariato di Roma ha avviato la fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione.

Il titolo della pubblicazione di 82 pagine rimanda al motto episcopale del porporato africano In tuo sancto servitio. L’hanno curata il postulatore, il francescano Giulio Cerchietti, e i vicepostulatori monsignor Ludovico Allegretti e padre Brice Ouinsou, direttore della “Cattedra Cardinal Gantin” a Cotonou, la capitale del Benin dove il protagonista del libretto è stato vescovo ausiliare e poi arcivescovo metropolita, prima di essere chiamato da san Paolo VI a servire nella Curia romana con incarichi di sempre maggior responsabilità fino a divenire decano del Collegio cardinalizio durante il pontificato di san Giovanni Paolo II.

Arricchito con immagini e con la biografia di Gantin, l’opuscolo offre pensieri spirituali tratti da suoi scritti e sue omelie per ogni giorno dell’anno. Uno strumento utile dunque per «una riflessione quotidiana» in grado di «mostrare — spiegano i curatori nell’introduzione — come la fede cristiana sa entrare nella storia degli uomini e delle donne di ogni epoca, svelare il senso del passare del tempo, trasmettendo la speranza attraverso la catena delle generazioni».

«Sei stato consacrato vescovo da un santo» disse madre Teresa di Calcutta ad Angelo Comastri quando questi ricevette l’ordinazione episcopale dalle mani di Gantin. E il porporato italiano ricorda questa confidenza della fondatrice delle Missionarie della Carità — oggi venerata nella Chiesa come santa — proprio per rimarcare «quanto è grande e preziosa l’eredità che ci ha lasciato il cardinale», vero e proprio “gigante” della Chiesa africana.

Egli partecipò a tutte le sessioni del Concilio Vaticano II e alla prima Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi (1967). Nominato Segretario aggiunto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli e in seguito vicepresidente e poi presidente della Pontificia Commissione Iustitia et Pax e del Pontificio Consiglio Cor Unum, nel 1977 fu creato cardinale e nei due conclavi del 1978 il suo nome venne indicato tra quelli dei “papabili”. L’8 aprile 1984 divenne prefetto della Congregazione per i Vescovi, primo porporato originario dell’Africa a capo di un dicastero Vaticano, lo stesso guidato da Francis Robert Prevost prima di essere eletto Papa Leone XIV. Il 5 giugno 1993 Gantin divenne Decano del collegio cardinalizio, carica lasciata il 30 novembre 2002 per tornare in Benin. Il 13 maggio 2008, cinque giorni dopo il suo ottantaseiesimo compleanno, morì a Parigi dove era da poco tempo ricoverato.