· Città del Vaticano ·

Quel foro nel tetto
che ci ricorda il cielo

 Quel foro  nel tetto  che ci ricorda  il cielo  QUO-189
19 agosto 2025
di Guidalberto Bormolini Nel deserto del mondo contemporaneo si rende impellente “ricostruire” sulle rovine generate da guerre, solitudine, desolazione spirituale. In questa sfida corriamo due rischi opposti. Da un lato si può pensare che siamo noi stessi a generare questi mattoni nuovi, ed è una tentazione frequente nei grandi idealisti, ma la parola divina ci mette in guardia: «Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori» (Salmi 127,1). Allo stesso modo non dobbiamo dimenticarci che non siamo solo nelle mani di Dio, ma possiamo essere anche “le mani di Dio”. I templi antichi avevano spesso un foro nel tetto o nella cupola, per evidenziare il collegamento tra terra e cielo e la necessità di attingere dal cielo Luce e Vita. Nelle Upanishad, testo sacro indiano, si dice che ...

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