· Città del Vaticano ·

A colloquio con il radiologo Roberto Fiori

Umanità e professionalità a raggi X

 Umanità e professionalità a raggi X  QUO-186
12 agosto 2025
  di Francesca Romana de’ Angelis La storia comincia il 22 dicembre 1895 con un fisico tedesco, una scoperta che avrebbe rivoluzionato medicina e scienza e l’immagine di una mano femminile con un grande anello al dito. Lui era Wilhelm Conrad, futuro Premio Nobel (1901), tanto schivo e generoso da non chiedere il brevetto per la sua scoperta, convinto com’era che ogni passo avanti dovesse appartenere a tutti; la mano era di Anna Bertha Ludwig, sua moglie; la scoperta quella di raggi sconosciuti che Conrad chiamò Raggi X dalla lettera dell’alfabeto che in matematica indica un’incognita. Era nata la radiologia, una nuova disciplina che permetteva di “guardare dentro”, di rendere visibile l’invisibile. Da allora una storia rapidissima di evoluzione in ambito sia diagnostico che terapeutico. A questa storia appartiene Roberto ...

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