· Città del Vaticano ·

Cinquant’anni anni fa «Amici miei» di Mario Monicelli

Nostri amari e surreali compagni di risate

 Nostri amari e surreali  compagni di risate  QUO-184
09 agosto 2025
di Cristiano Governa «Di nuovo le stelle, come l’ho viste la notte scorsa e tante altre notti... notti, giorni, amori, avvenimenti... ho già sulle spalle un bel fardello di cose passate. E quelle future? Che sia per questo, per non sentire il peso di tutto questo che continuo a non prendere nulla sul serio... ho paura che abbia ragione mio figlio. Però è stata un bella giornata, bella, libera, stupida... come quando s’era ragazzi. Chissà quando ne capiterà un’altra...». Questo monologo tratto da Amici miei, tra la finestra e il letto, è quello di uomo che sta per morire (il Perozzi) ci credereste? C’è stato un tempo nel quale si scriveva così, al cinema, in letteratura, nelle canzoni soprattutto; eravamo questo. Ecco la prima riflessione che viene in mente a proposito di ...

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