Il commercio sleale

09 agosto 2025
New York, 9. Esiste un commercio a vocazione sana, quello che è fondato «sul principio della destinazione universale dei beni», quello che garantisce sviluppo e quindi dignità. Ma esistono purtroppo anche forme di «commercio iniquo», che penalizzano con regole «internazionali ingiuste» quei Paesi strutturalmente più deboli, che «soffrono spesso di una carenza di capitali, aggravata frequentemente dal peso del debito estero». È quanto ha rilevato monsignor Arnaud du Cheyron de Beaumont, capo della Delegazione della Santa Sede alla terza Conferenza internazionale sui Paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare, che si è svolta ad Awaza in Turkmenistan lo scorso 6 agosto.
Proprio i Paesi in via di sviluppo senza sbocco sul mare sono una porzione ...
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