
08 agosto 2025
L’incontro con la macchina fotografica, per Gianni Berengo Gardin — morto il 7 agosto a 94 anni — era avvenuto quando era molto giovane. Insofferente al fascismo, «il ragazzo con la Leica» (così era stato soprannominato) prese in mano la macchina fotografica della madre e invece di consegnarla ai tedeschi, come gli era stato ordinato, andò in giro a scattare foto. È da questo atto di ribellione che è nata una grande avventura destinata a raccontare — per immagini e guizzi folgoranti — l’Italia e gli italiani. Un’avventura che ha finito per consacrarlo quale maestro del reportage e uno dei più grandi fotografi italiani. Non solo: i suo scatti sono sempre stati particolarmente apprezzati dagli architetti che in essi riconoscevano un ausilio prezioso per il loro lavoro. Dopo aver vissuto a Roma, ...
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