
08 agosto 2025
Nella traduzione dal russo di Lucio Coco si presentano due testi che hanno per soggetto e tema il mare. Il primo di Pavel Florenskij è tratto dello scritto autobiografico, risalente agli anni Venti, «Detjam moim» (“Ai miei figli”), dove descrive l’esperienza che aveva fatto da bambino del mare. Il secondo è una poesia del poeta georgiano Michail Kvlividze (1925-2005), poco noto in Italia, ma la cui poesia fu molto apprezzata in Russia in particolare da Anna Achmatova, Bella Achmadulina, Evgenij Evtušenko e Arsenij Tarkovskij (edizioni di riferimento: P. Florenskij, «Detjam moim», Moskva, 2021, pp. 32-36; M. Kvlividze, «Prodolženie sleduet», Moskva, 1991, pp. 13-14).
di Pavel Florenskij
I toni sono quasi verdi, ora azzurri, ora gialli, mi nutrivano nell’infanzia al mare. Gli anni ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati