All’udienza generale l’appello del vescovo di Roma:
Gratuità e perdono

«Ogni gesto di disponibilità, ogni atto gratuito, ogni perdono offerto in anticipo, ogni fatica accolta pazientemente è un modo per preparare un luogo dove Dio può abitare». Lo ha ricordato Leone XIV all’udienza generale di stamani, 6 agosto, in piazza San Pietro.
Proseguendo il ciclo di catechesi giubilari avviato dal predecessore Francesco sul tema «Cristo Nostra Speranza», il Pontefice ha commentato l’episodio evangelico riguardante i preparativi dei discepoli per la Pasqua di Gesù, invitando quindi i fedeli a «“preparare la Pasqua” del Signore» non solo nella liturgia, ma anche nella vita quotidiana. Ciò significa — ha detto — forse «rinunciare a una pretesa», «fare il primo passo». Perché l’amore vero «si dà prima ancora che venga ricambiato. È un dono anticipato».
Successivamente, durante i saluti ai vari gruppi presenti e a quanti erano collegati attraverso i media, il vescovo di Roma ha ricordato l’80° anniversario del bombardamento atomico su Hiroshima e Nagasaki — colpite rispettivamente il 6 e il 9 agosto 1945 — e ha auspicato che, nel mondo contemporaneo, «l’illusoria sicurezza» basata sulla minaccia della reciproca distruzione ceda il passo alla giustizia, al dialogo e alla fraternità.
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