· Città del Vaticano ·

Vincenzo Monti e la mitologia

 Vincenzo Monti e la mitologia  QUO-180
05 agosto 2025
Nella lettera del 26 marzo 1805 Vincenzo Monti consegna questa confidenza alla baronessa de Stael: «La prima volta che io vidi lo scheletro del Colosseo i miei occhi si riempirono di lacrime e mi nascondeva ai viventi per conversare coi morti e calcava con riverenza la polvere impressa un giorno dai piedi di Cesare e di Cicerone. Io vedeva e sentiva, l’immaginazione entrava tutta nel cuore e mi provava l’unione di queste due facoltà, fatte per aiutarsi, non per distruggersi. Questo mio genere di vita mi acquistava la riputazione di atrabiliare e di misantropo, ma qualunque sia il nome che mi hanno partorito i miei scritti, io lo debbo tutto a queste malinconiche sensazioni, che la fantasia vestiva poscia di immagini». Sono proprio le immagini le vere protagoniste della fantasia, anche politica, di Monti, lieto di ...

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