· Città del Vaticano ·

La buona Notizia Il Vangelo della xix domenica del tempo ordinario (Lc 12, 32-48)

Vigili, nell’attesa della sua venuta

 Vigili, nell’attesa della sua venuta  QUO-180
05 agosto 2025

di Marilynne Robinson

Siamo tutti servi qui, naturalmente. Ma il nostro padrone se ne è andato da molto tempo. È vero, ci ha lasciato delle istruzioni. Conosciamo i nostri doveri così bene da svegliarci a volte nel cuore della notte pensando a quanto abbiamo lasciato incompiuto, ma poi ci sentiamo sollevati pensando che non è stato il suo bussare alla porta a svegliarci, ma quello di un mendicante, infreddolito. Probabilmente qualcuno gli ha dato qualcosa.

Amiamo molto il nostro padrone. Ma la sua assenza è ormai un’abitudine per noi e ci sentiamo a nostro agio. Diciamo a noi stessi che, con anche pochi giorni di preavviso, potremmo fare qualche riparazione, mettere un po’ di cose in ordine. Basterebbero poche ore per spolverare e lucidare. In effetti avevamo intenzione di iniziare il lavoro oggi stesso. Ma poi abbiamo pensato alla negligenza che lui vedrebbe sicuramente dietro i nostri cambiamenti frettolosi, il nostro tentativo di ingannarlo, e ci siamo sentiti sollevati nel tornare alla comodità dell’abitudine. Il dolore che vedremmo sul volto del nostro padrone rivaluterebbe all’istante tutta la nostra vita.