
05 agosto 2025
di Karl Bruckner
La visita della paziente Sadako Sasaki era finita. Due infermiere sollevarono la ragazza dal lettino e la misero su di una barella a rotelle. Una delle infermiere accarezzò una gota di Sadako. Questa mosse appena un po’ la bocca. Avrebbe voluto ricambiare con un sorriso la cordialità dell’infermiera grassoccia, ma si sentiva tanto stanca. Riusciva appena a tenere aperti gli occhi. E questo doveva farlo. Forse il dottore straniero col gran ciuffo di capelli grigi vorrà osservare ancora i suoi occhi (...).
Gli occhi di Sadako si chiusero. La piccola scintilla della sua volontà di gratitudine, si spense. La notte del sonno l’avvolse come un soffice manto nero.
Il medico giapponese Hirosci Ikeda e il suo collega americano dottor Floyd Owens si curvarono, aspettando, su un tavolo del laboratorio. ...
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