· Città del Vaticano ·

Dalla Polonia a Roma in bicicletta

Un pellegrinaggio che trasforma i cuori

 Un pellegrinaggio    che trasforma i cuori  QUO-178
02 agosto 2025

di Marek Weresa

È stata un’esperienza fuori dal comune, sia dal punto di vista spirituale sia fisico, quella dei giovani polacchi partecipanti al pellegrinaggio in bicicletta da Chełm a Roma: 25 ragazzi e 4 membri dello staff, guidati da don Karol Mazur, vicario della parrocchia di Cristo Redentore a Chełm, e don Janusz Kopczyński, parroco di Sant’Antonio da Padova a Mińsk Mazowiecki, sono arrivati nell’Urbe dopo 24 giorni di viaggio.

Partiti da Chełm, hanno attraversato la Polonia, la Repubblica Ceca, l’Austria e l’Italia, percorrendo centinaia di chilometri animati da spirito di preghiera, gratitudine e fraternità. Il loro obiettivo è partecipare al Giubileo dei Giovani e incontrare il Santo Padre. Non è stato soltanto un viaggio, ma una testimonianza viva di fede, determinazione e comunione. Un’esperienza che non si conclude a Roma, ma che continuerà a vivere nei cuori dei partecipanti ben oltre il ritorno a casa.

I pellegrini provengono da diverse regioni della Polonia, tra cui Chełm, Mińsk Mazowiecki, Lublino e Cracovia. La maggior parte di loro ha tra i 18 e i 25 anni, ma ci sono anche ciclisti più giovani e alcuni più maturi. «Il gruppo è molto eterogeneo, sia per la condizione fisica che per il cammino spirituale», ha spiegato ai media vaticani don Mazur.

«Tra una pedalata e l’altra abbiamo celebrato ogni giorno la messa, recitato il rosario durante le soste, e ogni giornata è stata accompagnata da una riflessione, una citazione, un’intenzione e un tema: è stata davvero un’esperienza straordinaria».

Ciascun partecipante ha portato con sé una propria intenzione e una motivazione personale. «Ho accettato questa sfida per crescere nella fede, incontrare persone nuove e mettermi alla prova. Spero di trovare persone di valore che mi aiutino a sviluppare ulteriormente la mia spiritualità», ha affermato Franciszek Górniak.

Łukasz Haczyk ha aggiunto che durante il pellegrinaggio «si respirava un’atmosfera incredibile». Per lui, si è trattato di un’opportunità per conoscersi meglio e avvicinarsi a Dio.

Tomasz Sternalski ha sottolineato che il pellegrinaggio è innanzitutto un ringraziamento a Dio, nel suo caso per aver concluso gli studi in medicina. «Attendo anche con gioia l’incontro con il Papa e le sue parole rivolte ai giovani», ha aggiunto.

«Questo viaggio è il mio ringraziamento a Dio per l’aiuto ricevuto nella vita, per la salute e la pace in famiglia», ha dichiarato Aleksandra Mroczek, una delle due ragazze del gruppo.

L’idea del pellegrinaggio è nata nel cuore di don Mazur, dopo le precedenti esperienze di cammino a Częstochowa, Fátima e Roma, per lo più con adulti. Questa volta ha voluto coinvolgere i giovani. I preparativi sono durati oltre un anno, con incontri formativi, gite in bicicletta per la preparazione fisica, colloqui individuali e riunioni online. Il programma spirituale è stato curato da don Kopczyński.

Il viaggio fisicamente è giunto al termine, e al loro arrivo a Roma il 28 luglio scorso, deposte ormai le biciclette, hanno rivolto i passi verso la Porta Santa della basilica Vaticana. Attraversandola, si è aperto per loro un nuovo capitolo del loro viaggio spirituale: quello da vivere nell’abbraccio della Chiesa universale, nella preghiera condivisa con i coetanei di ogni parte del mondo e nell’ascolto delle parole del Pontefice.