· Città del Vaticano ·

I saluti
Il dolore del Pontefice per il brutale attacco terroristico nella Repubblica Democratica del Congo

In preghiera per i cristiani
vittime di violenze

 In preghiera per i cristiani vittime di violenze  QUO-175
30 luglio 2025

L’appello a custodire lo “spirito di Helsinki” promuovendo il dialogo 


«Profondo dolore» per il «brutale attacco terroristico» a Komanda, nella Repubblica Democratica del Congo, è stato espresso da Leone XIV al termine della catechesi, durante i saluti ai vari gruppi di fedeli presenti in piazza San Pietro. Il Papa ha anche assicurato preghiere «per i feriti e per i cristiani che nel mondo continuano a soffrire violenze e persecuzione». Parimenti, in vista del 50° anniversario della firma dell’Atto Finale di Helsinki, ha invitato a custodirne «lo spirito», promuovendo il dialogo. L’udienza si è poi conclusa con il canto del “Pater noster” e la benedizione apostolica.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare, saluto i giovani che partecipano al Giubileo e auspico che queste giornate giubilari possano trasmettere al mondo un messaggio di speranza, di pace e di amore.

Dio vi benedica!

I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, especially those coming from England, Scotland, Ireland, Sweden, South Africa, New Zealand, Hong Kong, India, Japan, Malaysia, South Korea, the United Arab Emirates, Canada, and the United States of America. In greeting with particular affection all the young people present today who are participating in the Jubilee of Youth, I encourage you to open your hearts to God’s healing love, so that you can become even brighter beacons of hope in the world. God bless you all!

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua tedesca, in modo particolare i numerosi giovani presenti in occasione del loro Giubileo. L’esperienza di comunione di questi giorni vi ricorda che chi crede non è mai solo. Siate sempre testimoni gioiosi di questa fede in Cristo!

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los numerosos grupos de jóvenes aquí reunidos para el Jubileo de los Jóvenes. Pidamos hoy de manera especial por la Iglesia, para que nunca deje de llevar a las personas al encuentro con el Señor, para que escuchen su Palabra, curen sus heridas y sean asimismo mensajeras de la Buena Noticia. Que Dios los bendiga. Muchas gracias.

Rivolgo il mio cordiale saluto alle persone di lingua cinese. Cari fratelli e sorelle, il Signore effonda su tutti voi e sulle persone care i tesori della sua grazia. A tutti la mia benedizione!

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua portoghese, in modo speciale tutti i giovani venuti a Roma dai diversi paesi lusofoni per il loro giubileo. Approfittate di questa esperienza per portare i vostri amici a Gesù, affinché possano incontrarlo, ascoltare la sua parola e amarlo. Dio vi benedica! [Deus vos abençoe!]

Saluto i fedeli di lingua araba, in particolare i giovani provenienti da diversi Paesi arabi. Vi invito ad aprire i vostri cuori a Gesù e ad ascoltare la Sua parola con fiducia e speranza, perché Lui è la via, la verità e la vita. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Saluto cordialmente i polacchi, in particolare quelli venuti a Roma dalla Polonia e da altri Paesi per il Giubileo dei Giovani. Questo incontro con Gesù in fraterna comunione, rafforzi la vostra fede e speranza, riempia i vostri cuori di pace e vi unisca nel Suo amore. Accogliete da Cristo questi doni e condivideteli con i vostri coetanei e con i vostri compatrioti nella vostra Patria. Vi benedico di cuore!

Rinnovo il mio profondo dolore per il brutale attacco terroristico avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 luglio scorso a Komanda, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, dove oltre quaranta cristiani sono stati uccisi in chiesa durante una veglia di preghiera e nelle proprie case. Mentre affido le vittime all’amorevole Misericordia di Dio, prego per i feriti e per i cristiani che nel mondo continuano a soffrire violenze e persecuzione, esortando quanti hanno responsabilità a livello locale e internazionale a collaborare per prevenire simili tragedie.

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Il 1º agosto ricorrerà il 50º anniversario della firma dell’Atto Finale di Helsinki. Animati dal desiderio di garantire la sicurezza nel contesto della guerra fredda, 35 Paesi inaugurarono una nuova stagione geopolitica, favorendo un riavvicinamento tra Est e Ovest. Quell’evento segnò anche un rinnovato interesse per i diritti umani, con particolare attenzione alla libertà religiosa considerata come uno dei fondamenti dell’allora nascente architettura di cooperazione da «Vancouver a Vladivostok». La partecipazione attiva della Santa Sede alla Conferenza di Helsinki — rappresentata dall’Arcivescovo Agostino Casaroli — contribuì a favorire l’impegno politico e morale per la pace. Oggi, più che mai, è indispensabile custodire lo spirito di Helsinki: perseverare nel dialogo, rafforzare la cooperazione e fare della diplomazia la via privilegiata per prevenire e risolvere i conflitti.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto le Figlie di Nostra Signora del Sacro Cuore e le Suore di Nostra Signora del Carmelo, che celebrano i rispettivi Capitoli Generali. Care sorelle, vi ringrazio per il generoso servizio al Vangelo e alla Chiesa e invoco l’assistenza dello Spirito Santo sui progetti scaturiti dai lavori capitolari.

Saluto i fedeli della parrocchia Santi Biagio e Stefano, in Fiorino, unitamente all’Associazione “Libertas”.

Accolgo con gioia i giovani italiani convenuti a Roma per partecipare agli eventi giubilari a loro dedicati. Cari giovani, vi invito a pregare affinché queste giornate di fede, di riflessione e di amicizia portino frutti di bene.

Il mio pensiero va infine agli ammalati e agli sposi novelli, che incoraggio ad affidarsi con fiducia alla benevolenza di Dio, sorgente di consolazione.

A tutti la mia benedizione!