Urge un cambiamento

Un «cambiamento di abitudini e di mentalità» che si traduca «in un nuovo modo di vivere in comunione con l’ambiente»: lo auspica Leone XIV in un messaggio inviato agli Scout e alle Guide di Francia, che è stato diffuso oggi, 28 luglio, in occasione della conclusione del grande raduno “Clameurs!”, svoltosi a Jambville a partire da giovedì 24. Ecco una nostra traduzione dal francese del testo pontificio.
Cari amici scout
e guide di Francia,
Vi rivolgo i miei cordiali saluti in occasione del vostro grande raduno “Clameurs”. Avete deciso di incontrarvi e di riflettere su un mondo più giusto e sostenibile, quale eco delle grida che salgono dalla terra. Mi rallegro di questa bella iniziativa perché volete essere attori e attrici del cambiamento, mettendo lo scoutismo al servizio delle sfide climatiche. Vivendo un tempo forte e collettivo di giochi, di discussioni e di riflessioni attorno alle questioni sociali ed ecologiche, volete offrire il vostro contributo alla tutela dell’ambiente e rafforzare il vostro impegno al servizio del bene comune.
Oggi siamo invitati ad ascoltare con attenzione il grido del creato. Questa urgenza s’impone a tutto il genere umano, a cui Dio ha affidato la sua opera. La nostra coscienza è fortemente interpellata di fronte ai danni ambientali sempre più gravi che si producono. Dinanzi all’inquinamento e al cambiamento climatico, alla perdita della biodiversità, al deterioramento della vita e al degrado sociale, alle disuguaglianze a livello mondiale, alla mancanza di acqua potabile e di accesso all’energia per molte popolazioni, un’educazione ecologica s’impone a tutti per invertire l’ordine delle cose.
Il vostro incontro vi permette di compiere un discernimento per trovare nuove vie e orientamenti per salvaguardare la vostra casa comune. Siete giovani, siete pieni d’idee e di entusiasmo. Volete conquistare il mondo non per sottometterlo, ma per servire la vita che viene da Dio. L’umiltà, lo spirito di servizio e un rapporto profondo con Cristo vi permettono di radicare in voi i valori cristiani. Solo la conversione interiore rende possibile il cambiamento di abitudini e di mentalità, che si traduce in un nuovo modo di vivere in comunione con l’ambiente. E voi, scout, siete abituati a vivere nella natura, a fabbricare oggetti, a orientarvi e a creare giochi e veglie; il che vi porta a trattare il creato con rispetto. Per questo potete offrire molto alla società con il vostro stile di vita.
Sono convinto che questi momenti intensi che state vivendo vi permettono di arricchirvi ulteriormente di valori come l’incontro e l’accoglienza dell’altro nella sua diversità e nella sua complementarità. Cari scout, siate gli ambasciatori della fratellanza e della pace nel vostro ambiente di vita. Provenite da tradizioni culturali e da contesti sociali diversi, avete personalità ed età differenti. Siete a contatto con persone adulte e persone anziane. È una ricchezza, un vantaggio che vi consente di vedere le cose in grande e di concepire un mondo pacificato con le armi del cristiano, che sono la fede, la verità, la giustizia, il Vangelo della pace (cfr. Ef 6, 11-17).
Cari amici, molti di voi ricevono oggi il sacramento della Confermazione, segno del vostro impegno nella Chiesa. In questo sacramento, ricevete in pienezza lo Spirito Santo, presenza divina che guida, illumina e conforta nel cammino di fede. Vi invito a invocarlo spesso per essere colmati dei suoi doni e delle sue grazie.
Siete ormai consacrati, incaricati di testimoniare la vostra fede nel mondo, di essere agenti di cambiamento e di speranza nella società. È questa la responsabilità di un discepolo attivo di Cristo, impegnato nell’annuncio del Vangelo e nell’amore verso il prossimo. Tuttavia, tutto ciò è possibile solo grazie a una vita di preghiera e di amicizia con Dio.
Vi incoraggio ad andare avanti senza perdere la speranza, senza scoraggiarvi e senza cedere al pessimismo. Sappiate che ognuno di voi è unico nel creato, amato in modo personale dal Signore. Non smettete di credere a un mondo migliore e all’avvento di un’autentica civiltà dell’amore. Come diceva Papa Francesco, siate, anche voi, costruttori di ponti tra le generazioni, le culture e i popoli.
Affidandovi all’intercessione di san Giorgio, vostro patrono, e alla sollecitudine materna della Vergine Maria, vi imparto di cuore la mia Benedizione Apostolica, che estendo ai vostri animatori e alle vostre famiglie.
Dal Vaticano, 3 luglio 2025
Leone PP XIV