Negoziare un futuro di pace

La «gravissima situazione umanitaria a Gaza», le «violenze nel sud della Siria», gli «scontri al confine tra Thailandia e Cambogia»: a questi tragici scenari e a «tutti coloro che soffrono a causa dei conflitti e della violenza» è andato il pensiero di Leone XIV all’Angelus di ieri, 27 luglio, in piazza San Pietro. Il Pontefice ha esortato «a negoziare un futuro di pace per tutti i popoli e a rigettare quanto possa pregiudicarlo», e a riconoscere la «intrinseca dignità» di ogni persona umana, conferita da Dio stesso, fermando «ogni azione contraria ad essa». Il Papa ha anche ricordato la V Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che ricorreva proprio ieri, esortando a «un’alleanza di amore e di preghiera» tra le generazioni; e alla vigilia del Giubileo dei giovani, inoltre, ha rivolto un saluto particolare a quanti sono convenuti a Roma per l’occasione. In precedenza, commentando il Vangelo del giorno, il vescovo di Roma aveva offerto ai fedeli una meditazione sul “Padre Nostro”.