
23 luglio 2025
di Luigi Mantuano
«Spogliati nella grazia, cioè nella pace, e feriti nelle cose naturali, noi ci muoviamo senza una fondamentale ragione. Siamo come gli insetti per chi li osserva dall’alto. Una ricerca interminabile verso una meta che ci sfugge sempre, e che non potremmo mai raggiungere sulla terra con i soli soccorsi mondani. Vittime del peccato, che è dolore, e che i preti chiamano Satana».
È la parabola esistenziale di don Ardito Piccardi, il prete protagonista del romanzo Il cielo e la terra edito da Vallecchi nel 1950 che consacrò il trentenne Carlo Coccioli (1920-2003). La costruzione della biografia del protagonista, dei suoi incontri con umili personaggi che vivono le più profonde inquietudini metafisiche e affettive — spesso le stesse dell’uomo Coccioli — e che culmina nel ...
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