
23 luglio 2025
di Generoso D’Agnese
È il 24 luglio 1985. Nella Fazenda Catuva, in località Aripuanã, Mato Grosso (Brasile), padre Ezechiele Ramin, insieme al presidente del sindacato dei lavoratori rurali, ha parlato a lungo con i piccoli agricoltori locali cercando di dissuaderli dal prendere le armi contro i latifondisti. Ha “disobbedito” alla richiesta dei suoi superiori di “fare attenzione” e ora riprende la strada verso la propria missione. Non tornerà mai più. Sette sicari armati di pistola lo colpiranno con cinquanta pallottole; nonostante ciò, avrà il tempo di sussurrare ai suoi carnefici: «Vi perdono». La salma non potrà essere recuperata dai confratelli comboniani prima di 24 ore; nel frattempo un gruppo di indio della nazione Surui veglierà su di essa: un gesto di ...
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