
22 luglio 2025
Nell’analizzare la poesia di Petrarca, Benedetto Croce riconosceva in Laura il personaggio più importante dell’intima e complessa storia del poeta. Tale impostazione interpretativa attingeva al magistero di Francesco de Sanctis, propenso a trasfigurare la vibrante passione petrarchesca nelle elaborate forme della mitologia romantica. Secondo Croce, la Laura di Petrarca poteva essere giudicata una «contemporanea» delle donne di Baudelaire, Flaubert e Maupassant: in queste donne si consuma la duplice dimensione del piacere e della sofferenza, del godimento e dell’agonia. Questa dimensione richiama la concezione alfieriana, foscoliana e leopardiana della donna, nella cui figura vengono a convergere «il paradiso e l’inferno» — citando Goethe — che scaturiscono, immancabilmente, dai procellosi moti del cuore. Dal ...
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