· Città del Vaticano ·

Lampi estivi

Mai sottovalutare il passato

 Mai sottovalutare il passato   QUO-168
22 luglio 2025
In Cercatori e trovatori (ed. «Avvenire» e «Vita e Pensiero»), Pierangelo Sequeri osserva che «il vezzo di trattare il passato degli umani come una faticosa e progressiva emancipazione dall’ignoranza e dalla superstizione, che si crea idoli infantili e divinità fantastiche, è una postura moderna che appare, ormai, più stupida che arrogante». L’incapacità di apprezzare, accogliere e valorizzare il risultato di secoli di riflessioni sul creato sviluppate da singoli e comunità anche di altissimo livello etico e intellettuale costituisce uno dei limiti più gravi del positivismo ottocentesco. di Sergio Valzania

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati