
21 luglio 2025
di Giuliano Giulianini
In una lettera a Pio XII del 1958, Giorgio La Pira esternò quella che definì una sua meditazione sulla “vocazione e missione dell’Italia cristiana”. Per oltre un ventennio, dagli anni ’50 ai ’70, La Pira inviò missive ai leader dei paesi mediterranei (da Arafat a Moshe Dayan, da Nasser a Hussein di Giordania) in cui descriveva la sua visione di un Mediterraneo «Lago di Tiberiade del nuovo universo delle nazioni», dove i paesi del bacino «da oriente a occidente vengano a bagnarsi» in virtù di comuni radici culturali e religiose. Per l’Italia La Pira immaginava una «azione prudente ma intelligente e a largo respiro» per la «unificazione e convergenza di queste nazioni». Nonostante l’attuale contingenza di un medio oriente al culmine della ...
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