· Città del Vaticano ·

Antinomie e travagli interiori dello scrittore russo Michail Lermontov

Se si vive solo a sprazzi

 Se si vive solo a sprazzi   QUO-167
21 luglio 2025
di Gabriele Nicolò Michail Lermontov continua a disorientare i lettori. Più se ne studia la figura di uomo, più complesso risulta il suo profilo di scrittore. Il genio di Puskin era coeso, quello di Lermontov è invece intessuto di antinomie. Alle più aspre avversità Puskin opponeva un profondo amore per la vita, mentre Lermontov si sentiva in armonia con il mondo solo sperimentando il dolore insito nell’esistenza, e soltanto da esso pensava di trarre la giusta ispirazione. Lo scrittore nutriva una venerazione per Byron. Sin dall’età di 16 anni diceva di avere «la stessa anima e gli stessi suoni» del poeta inglese, e come lui si sentiva dotato di un’immaginazione «rigogliosa» e «luminosa» propria dei romantici. In realtà questa immaginazione, a ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati