
21 luglio 2025
di Massimo Granieri
C’è un’espressione profetica e terribile che aleggia sul titolo di questo libro a cura di Giuseppe Nibali: Una cosa che non parla (Cinisello Balsamo, San Paolo, 2025, pagine 205, euro 18). È già un giudizio, un grido e un lamento: la scuola come cosa muta, amputata della sua parola viva. Come il roveto ardente che non brucia e non si consuma più. Come una comunità che, se non interpellata, non annuncerà mai il Vangelo. Eppure, questo libro non è un processo alla scuola, ma un tentativo ostinato di ascoltarla. Di curare le sue ferite. Di rimettere in circolo la parola, di ridare voce a chi non l’ha avuta. Una cosa che non parla mette in dialogo intellettuali e studenti, adulti e adolescenti, generazioni in conflitto e a volte alleati, nello sforzo di ridefinire il patto ...
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