
Ieri, domenica 20 luglio, al termine dell’Angelus recitato in piazza della Libertà, a Castel Gandolfo, Leone XIV ha pronunciato i nomi delle tre vittime dell’attacco israeliano di giovedì scorso, 17 luglio, che ha colpito la chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Ma in quei nomi «sono presenti tutte le vittime» di Gaza: è quanto ha affermato ai media vaticani il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, che sta trascorrendo un periodo di riposo a Fiera di Primiero, in Trentino, ospite della canonica di Siror.
«Il Santo Padre nell’Angelus di oggi, in cui ha ricordato le tragiche vicende di Gaza di questi giorni — ha sottolineato il porporato —, ha voluto anche ricordare esplicitamente alcune vittime. Evidentemente, nei nomi di queste vittime sono presenti tutte le vittime della tragedia di Gaza».
«Non c’è assolutamente distinzione tra gli uni e gli altri — ha evidenziato ancora il cardinale Parolin —, tutti sono oggetto di una violenza inaccettabile, tutti sono vittime di un conflitto che deve terminare al più presto. Li sentiamo davvero tutti presenti nel nostro cuore e per tutti, per tutti, imploriamo la pace di Dio e soprattutto, grazie al loro sacrificio, al loro sangue, anche la fine di questa tragedia».