· Città del Vaticano ·

L’impegno delle suore Domenicane della Presentazione della Santissima Vergine

Tutto per amore del popolo haitiano

   Tutto per amore  del popolo haitiano  QUO-164
17 luglio 2025

di Elaine Castro Matheuz

Le religiose ad Haiti dedicano la loro vita all’assistenza sanitaria, all’istruzione e al sostegno psicologico. Suor Maria Marthe Placius vive la sua consacrazione, fiduciosa che, anche se il suo aiuto è piccolo, Dio può moltiplicarlo e trasformare la sofferenza in speranza e miracoli.

Le religiose rappresentano un abbraccio di speranza per il popolo haitiano in una situazione estremamente difficile. Haiti, infatti, affronta numerose criticità come: povertà estrema, disastri naturali, violenze, deportazioni e una crisi sanitaria che colpisce l’intera popolazione. L’urgenza per le cure mediche, l’istruzione, il sostegno psicologico e gli aiuti umanitari è in crescita, e le religiose si sono dedicate a rispondere a queste necessità, offrendo non solo rimedi e cibo, ma anche carità e dignità. In questo ambiente, si trova suor Maria Marthe Placius, la cui storia esemplifica il lavoro di molte religiose che ogni giorno danno tutto per amore del loro popolo.

La missione di suor Maria Marthe Placius, iniziò con il semplice invito di Gesù: «Date loro voi stessi da mangiare». Queste parole sono diventate un’eco della profonda vulnerabilità del suo popolo. Dalla zona Croix des Bouquets, a Port-au-Prince, ha risposto come i discepoli: «qui non abbiamo che due pani e cinque pesci... Non ho molto, ma Dio può lavorare e far crescere ciò che sono disposta a offrirgli per la realizzazione della sua opera».

Suor Maria Marthe, nella sua testimonianza sincera, ha raccontato: «Ho avuto paura di incrociare le braccia, senza portare alcun conforto alla mia gente che sta soffrendo e gridando i suoi dolori».

In mezzo al caos, lo sguardo compassionevole di Dio restituisce all’uomo la sua dignità, tessendo il nuovo abito di salvezza, quello che si porta dentro e che genera speranza. Attraverso il servizio comunitario della missione: «riusciamo a mantenere vive le nostre opere, superando la paura della morte, del rapimento, come suore Domenicane della Presentazione della Santissima Vergine. Inoltre, come haitiane, sentiamo che è un dovere vivere e morire nella lotta per aiutare le persone nel momento in cui hanno più bisogno di noi. L’obiettivo principale delle nostre missioni è annunciare Gesù Cristo», ha aggiunto.

Seguendo l’esempio di Gesù, suor Maria Marthe cerca di vivere la sua missione come una continua moltiplicazione di amore e cura. Il suo servizio si svolge in centri sanitari ed educativi, dove fornisce assistenza ai malati e svolge attività di prevenzione. Nella clinica Saint Esprit, offre «assistenza pediatrica, consulenza esterna per tutti i tipi di popolazione, comprese le donne in gravidanza, consulenza prenatale e perinatale, assistenza pediatrica e un programma di nutrizione per i bambini». Attualmente, non hanno cibo sufficiente per sostenere il programma, ma si prendono cura di 125 bambini. Realizzano anche campagne di vaccinazione, assistenza a persone diabetiche, ipertesi, terapia riabilitativa e aiutano coloro che hanno bisogno di una sedia a rotelle o di un deambulatore, facilitando il soccorso alle persone con disabilità fisiche e contribuendo al mantenimento del programma di riabilitazione.

A questo proposito, suor Maria Marthe ha affermato: «Abbiamo un altro centro pediatrico incentrato sulla cura dell’infanzia, sulla sua crescita e sviluppo. Inoltre, gestiamo una scuola materna e programmi di borse di studio educative che consentono ai bambini a basso reddito di accedere alla scuola».

Allo stesso modo, le suore prestano il loro servizio nella scuola di “Marie Poussepin”, dove ai bambini viene insegnato non solo a leggere e scrivere, ma anche a valorizzare la vita, la dignità e la pace. Suor Maria Marthe ha sottolineato che: «nell’educazione dei bambini nella fase materna, insegniamo loro il valore della vita attraverso giochi e attività didattiche. Cerchiamo anche di motivare le famiglie a vivere i valori che modificano l’attrazione per la violenza, promuovendo il rispetto per la vita e la cultura della cura».

L’assistenza medica, l’educazione, l’accompagnamento alle famiglie e la presenza costante in mezzo al dolore rappresentano quella duplice azione della missione: offrire quel poco che si ha con la fiducia che Dio lo trasformerà in molto.

Suor Maria Marthe ha condiviso come, dopo attento discernimento, abbia lasciato tutto per tornare nella sua patria e servire il suo popolo. Anche se ha dovuto affrontare la paura e l’insicurezza, ha confessato: «con la preghiera e il sostegno della mia comunità, sono in missione e finora non mi è successo nulla». Nel suo cuore vive la certezza che la sua offerta, per quanto piccola possa sembrare, continua a moltiplicarsi.

Suor Maria Marthe ha condiviso come, dopo attento discernimento, abbia lasciato tutto per tornare nella sua patria e servire il suo popolo. Anche se ha dovuto affrontare la paura e l’insicurezza, ha confessato: «con la preghiera e il sostegno della mia comunità, sono in missione e finora non mi è successo nulla».

Nel suo cuore vive la certezza che la sua offerta, per quanto piccola possa sembrare, continua a moltiplicarsi.

#sistersproject