
12 luglio 2025
di Loredana Lipperini
Martina trova il Servizio Buono in cantina, in cima allo scaffale. È in una grande scatola di velluto azzurro: in origine conteneva una gigantesca colomba pasquale che la madre aveva vinto alla lotteria del bar, perché spendeva sempre qualche soldo della pensione per quella che chiamava “la riffa”, e vinceva spesso, dal momento che era una donna fortunata. Incartato in un vecchio giornale c’è dunque il Servizio Buono: tazze da tè di porcellana cinese, delicate come un fiocco di neve, decorate con pallidi fiori di ciliegio. Non può essere qua, si dice Martina, perché per arrivare a riporlo la madre sarebbe dovuta salire fino all’ultimo gradino della scala, e non avrebbe potuto farlo, non a novant’anni. Magari si è fatta aiutare, pensa. Una vicina, ne aveva molte ...
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