· Città del Vaticano ·

Poste Italiane smista lettere e cartoline provenienti da tutto il mondo

Ogni giorno cento chili
di corrispondenza
per Leone XIV

 Ogni giorno  cento chili di corrispondenza  per Leone XIV  QUO-158
10 luglio 2025

«To His Holiness Pope Leo», «Per Sua Santità». Sul retro di lettere, cartoline e biglietti augurali la destinazione è chiara e anche se l’indirizzo può risultare vago o non esatto Poste Italiane sa che vanno consegnati al Papa, destinatario di ben 100 chilogrammi di corrispondenza al giorno. Lo ha reso noto l’azienda postale che nel Centro di smistamento presso l’aeroporto di Roma-Fiumicino raccoglie il materiale proveniente dai cinque continenti indirizzato in Vaticano

Per Antonello Chidichimo, responsabile dell’ufficio, si tratta di una tendenza costante dall’elezione di Leone XIV, l’8 maggio scorso. «Le lettere — spiega — giungono da tutto il mondo e al momento non è possibile stabilire quale sia il Paese che scrive di più al Pontefice». Il flusso quotidiano destinato alla Sede Apostolica viene sottoposto ai controlli di sicurezza e lavorato tramite un macchinario per la registrazione e la pesatura. Poi la “posta del Papa” fa tappa al Centro di distribuzione della zona più vicina al Vaticano e successivamente viene recapitata.

Gli addetti allo smistamento trattano questa corrispondenza con attenzione e rispetto, consapevoli del suo valore spirituale. Anche se le buste restano chiuse, dentro ogni invio si intuiscono una voce che cerca ascolto, una preghiera, una benedizione. Spesso un disegno sulla busta cela la mano di un bambino o una grafia tremante fa pensare a una persona anziana che affida al vescovo di Roma un pensiero o una richiesta. Certo è che ogni cartolina o messaggio custodisce una parte preziosa di chi scrive e questo il Papa sicuramente lo sa. (benedetta capelli)