· Città del Vaticano ·

A causa delle forti piogge straripa il fiume Guadalupe. 24 i morti, decine i dispersi. Anche negli Usa gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più devastanti

Tragica alluvione in Texas

COMFORT, TEXAS - JULY 04: Boerne Search and Rescue teams prepare deployment routes along the ...
05 luglio 2025

Gli oltre 400 operatori impiegati sul terreno, divisi in nove squadre di soccorso, supportati da 14 elicotteri e 12 droni, le stanno cercando ovunque. Ma, per ora, delle 23 giovani ospitate dal centro estivo cristiano di Camp Mystic, nella conte di Kerr, nel Texas centrale, non c’è alcuna traccia. Arrivate con l’entusiasmo travolgente dell’estate, le ragazze risultano disperse, intrappolate dalla violenza dell’acqua: ieri, venerdì, poco prima dell’alba, una tempesta ha scatenato quasi 30 centimetri di pioggia e ha fatto straripare le acque del fiume Guadalupe. Al momento si contano 24 morti e altre decine di dispersi.

Le autorità regionali hanno riferito di aver messo in salvo 237 persone, ma questa è la terra delle “flash flood alley”, dove la pioggia, non trovando terreno, scivola giù dai rilievi a velocità devastante e rischia di provocare nuovi danni. Le ricerche e i soccorsi delle persone coinvolte nell’alluvione proseguono senza sosta, come assicurato dal governatore del Texas, Greg Abbott, che ha firmato una dichiarazione di calamità per fare in modo che le autorità locali abbiano «le risorse necessarie per continuare a rispondere alle inondazioni». «Il Texas non si fermerà davanti a nulla per garantire che ogni persona scomparsa venga identificata», ha assicurato. Alle autorità regionali ha fatto eco il presidente, Donald Trump, il quale ha promesso che «ci occuperemo di loro» e «stiamo lavorando con il governatore» perché «è terribile, non si sa ancora quante persone siano morte».

Eppure, ad oggi gli sforzi dell’amministrazione centrale sembrano concentrarsi sempre meno sulla necessità di affrontare simili crisi in modo strutturale e preventivo, come confermato dal ritiro dagli Accordi di Parigi sul Clima o dalla recente decisione di non dedicare neppure un dollaro alla ricerca sul clima nel budget annuale del Noaa, l’Amministrazione nazionale per l’Oceano e l’atmosfera. Ciò appare invece urgente perché gli Usa stanno vivendo un’ondata di disastri ambientali sempre più potenti: se nel 2023 è stato registrato il record storico di 28 eventi climatici estremi — tra tempeste, uragani e alluvioni —, nel 2024 sono stati registrati 27 eventi climatici estremi con danni pari a 182,7 miliardi di dollari e almeno 88 vittime registrate tra gennaio e settembre. Secondo un report di Morgan Stanley ripreso da Bloomberg, nel Nord America i danni provocati da tempeste gravi riguardano il 57 per cento delle aziende, che lamentano costi in aumento, interruzioni lavorative e cali di fatturato. Un triste primato a cui porre rimedio, trovando il giusto equilibrio tra crisi climatica e crisi energetica, rigettando tanto le soluzioni semplicistiche quanto gli slogan negazionisti. (guglielmo gallone)