A Londra
il vertice dell’European
Broadcasting Union

Sarà la Bbc a ospitare l’Assemblea generale dell’Ebu (European Broadcasting Union) nel 75° anniversario di fondazione della principale associazione mondiale di emittenti di servizio pubblico. Un evento che, dal 2 al 4 luglio, vedrà riunirsi a Londra giornalisti di tutte le radio e tv europee per confrontarsi sui temi più urgenti della comunicazione: dall’Intelligenza Artificiale alla libertà di stampa, dalla lotta alle fake news alle potenzialità dello streaming.

Attualmente l’Ebu conta 112 organizzazioni di oltre cinquanta paesi non solo europei ma anche del bacino mediterraneo, del Nord Africa e Medio Oriente. Tra esse figurano emittenti storiche come Bbc, Rai, France Télévisions e Radio Vaticana, membro fondatore dell’European Broadcasting Union che, a Londra, sarà rappresentata dal vicedirettore editoriale dei media vaticani, Alessandro Gisotti.

Da settantacinque anni l’Ebu si impegna a sostenere i valori del servizio pubblico di informazione e a promuovere l’innovazione tecnologica per una migliore comunicazione a beneficio di tutti. Tra le sue iniziative più conosciute l’Eurovision Song Contest e progetti tecnologici come la piattaforma Eurovision News Exchange che facilita lo scambio di contenuti tra le emittenti europee. I temi in agenda dell’Assemblea generale a Londra includono gli sviluppi dell’innovazione digitale, la sostenibilità dei media pubblici, la lotta alla disinformazione e il ruolo dei broadcaster nel promuovere la coesione sociale in un mondo sempre più polarizzato.

La partecipazione attiva di Radio Vaticana in seno all’Ebu, fin dalla fondazione, si inserisce nel solco della sua missione di diffondere il messaggio universale della Chiesa anche attraverso i mezzi di informazione. Un impegno recentemente evidenziato dalla visita di Leone XIV al Centro di trasmissione dell’emittente pontificia a Santa Maria di Galeria. In tale occasione il Pontefice ha sottolineato come durante il suo lavoro missionario in America Latina e in Africa sia stato prezioso poter ricevere le trasmissioni in onde corte della Radio Vaticana, che raggiungono luoghi dove poche emittenti riescono ad arrivare, e ha riaffermato il valore missionario della comunicazione.