
28 giugno 2025
di Benedetta Lisci
«Don Antonio Rosmini, dopo una lunga e penosa malattia, e con una pazienza e fortezza d’animo più unica che rara, passò nel bacio del Signore a ricevere il premio dell’immenso suo zelo e delle sue enormi fatiche, nella notte scorsa, alle ore due meno trenta minuti, munito di tutti i soccorsi della religione, assistito dai suoi figli spirituali e circondato da pregiatissimi amici». Così, la mattina del 1° luglio 1855, don Francesco Paoli, segretario e biografo di Rosmini, ne annunciava la morte a madre Giovanna Antonietti, superiora di quelle Suore della Provvidenza istituite dallo stesso Rosmini vent’anni prima.
A Stresa, da mesi, non si parlava d’altro. Da quando era tornato da Rovereto, nel settembre 1854, Rosmini continuava a stare male. Fino a dicembre aveva tirato avanti, tra ...
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