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Obolo di San Pietro: pubblicato il rapporto annuale 2024

Aumentate le entrate
per la missione del Papa

 Aumentate le entrate  per la missione del Papa  QUO-147
27 giugno 2025

di Salvatore Cernuzio

Nel 2024 le entrate dell’Obolo di San Pietro sono ammontate a 58 milioni di euro (sei milioni in più rispetto al 2023), mentre le «uscite» sono risultate pari a 75,4 milioni di euro: 61,2 dei quali per supportare le attività condotte dalla Santa Sede attraverso i suoi Dicasteri e 13,3 per sostenere direttamente 239 progetti di assistenza ai più bisognosi.

Tra questi, iniziative per Paesi in via di sviluppo o progetti sociali, ad esempio in Senegal, Perú, Romania, Benin, Angola, oppure assistenza materiale alle popolazioni colpite dalle guerre. Sono i dati resi pubblici oggi dal Rapporto annuale sul fondo che accoglie le donazioni devolute al Pontefice e destinate a sostenere la sua missione per la Chiesa universale.

Nel documento si informa che il Papa, attraverso la Curia romana, ha donato altri 37,3 milioni di euro per opere caritative (di cui 6,2 milioni finanziati dall’Obolo) che, insieme ai 13,3 milioni per progetti di assistenza diretta menzionati in precedenza, ammontano ad un totale di 50,6 milioni destinati ad opere di carità.

Nel Report di oggi, che fa riferimento all’anno passato, si evidenzia che le donazioni ricevute dall’Obolo sono state pari a 54,3 milioni, mentre i proventi finanziari ed altro ammontano a 3,7 milioni. Più nel dettaglio, le donazioni giungono al fondo nella forma della colletta raccolta presso le parrocchie del mondo in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo e trasmessa alla Santa Sede dalle diocesi di ogni Paese tramite le rappresentanze pontificie (ad eccezione di quelle italiane che le inviano direttamente); attraverso offerte dirette mediante bonifici su conti correnti bancari e postali, assegni o tramite sito web; con lasciti ereditari tramite testamento in cui è espressa la precisa volontà di destinare beni, somme di denaro o diritti patrimoniali all’Obolo di San Pietro o direttamente al Papa.

Tra i donatori nel 2024, il 59% sono state le diocesi (31,8 milioni); mentre il 16% privati (8,9 milioni); seguono fondazioni (12,2 milioni) e istituti religiosi (1,4 milioni). Quanto ai Paesi da cui sono giunti i maggiori flussi di donazioni al primo posto si trovano gli Stati Uniti d’America (25,2%), seguiti da Francia (15%), Italia (5,2%), Brasile (3%) e Germania (2,8%).

Tra i Paesi donatori anche Corea, Messico, Irlanda, Spagna, Colombia e altre nazioni del mondo in una percentuale più esigua: il 15% del totale.

Nel Rapporto annuale si spiega che, per quanto riguarda le uscite, sono stati 74,5 milioni i contributi erogati, destinati al sostegno della missione apostolica della Santa Sede e a singoli progetti di assistenza diretta. In quest’ultima dicitura rientrano tutte quelle iniziative e quei progetti di «assistenza materiale ai Paesi in via di sviluppo ed alle popolazioni colpite da guerre», nonché il sostegno, a vario titolo, della «presenza evangelizzatrice di parrocchie, diocesi ed istituti religiosi che versano in situazione di particolare necessità».

Nel 2024 il Fondo Obolo ha finanziato quindi la costruzione in Senegal di un centro di formazione ed animazione missionaria; la costruzione di una chiesa parrocchiale in Perú; la costruzione di un ostello per ragazze in Thailandia.

Quanto ai progetti sociali, ci si riferisce ad iniziative che possono concretizzarsi in programmi di formazione e di sostegno o nell’aiuto materiale a supporto delle comunità locali. In Romania, ad esempio, si legge nel Rapporto, è stata sostenuta la realizzazione di un fabbricato dedicato alla riabilitazione di persone disabili; in Siria è stato avviato un progetto di assistenza sanitaria per famiglie vulnerabili; in Benin è stata costruita la sede della “Catholic University of West Africa”. La carità del Papa si è estesa anche a Cuba, in Angola e in India con attività e progetti volti a soccorrere, rafforzare e assistere le Chiese locali dove sono stati finanziati, rispettivamente, la riparazione di un monastero, la ristrutturazione di un dormitorio, la costruzione di una casa di riposo.

In totale i progetti finanziati sono 239, realizzati in 66 Paesi di Africa (64 progetti per 5,7 milioni); Europa (118 progetti per 3,3 milioni); America (26 progetti per 1,9 milioni); Asia (29 progetti per 2,3 milioni); Oceania (2 progetti per meno di un milione).

Il Rapporto annuale evidenzia che in Europa sono state erogate borse di studio, concesse in favore di sacerdoti, seminaristi e religiosi provenienti dall’Africa, dall’America Latina e dall’Asia, offrendo un percorso di studi presso Atenei pontifici, e sono stati devoluti aiuti umanitari a supporto della popolazione ucraina.

Le ultime tabelle del Report, relative alla Santa Sede e al sostegno alla missione apostolica del Santo Padre, evidenziano che le spese sono ammontate nel 2024 a € 367,4 milioni di cui circa 61,2 milioni (pari al 17%) sono stati coperti dall’Obolo. Le aree e attività che caratterizzano la missione apostolica del Papa sono: sostegno alle Chiese locali in difficoltà e specifici contesti di evangelizzazione; diffusione del messaggio; le Nunziature apostoliche; il servizio alla carità; culto ed evangelizzazione; organizzazione della vita ecclesiale; patrimonio storico; istituzioni accademiche; sviluppo umano; vita e famiglia; educazione, scienza e cultura.