· Città del Vaticano ·

Nel libro di Vito Cozzoli proposte pratiche per la costruzione di una società più giusta e inclusiva

L’anima sociale e industriale dello sport

 L’anima sociale e industriale dello sport  QUO-143
23 giugno 2025

«Se lo sport è una straordinaria metafora della vita, abbiamo il dovere di pensarlo non solo come un mero insieme di competizioni o una manifestazione di talento fisico, bensì come una forza collettiva che unisce persone, abbatte barriere e trasforma società. Per questo lo sport deve essere gratuito e accessibile a tutti». Lo scrive Giuseppe Marotta — dirigente calcistico di lungo corso — nella prefazione al libro di Vito Cozzoli «L’anima sociale e industriale dello sport» (Piemme 2025, pagine 224 – euro 18,90).

Presidente e amministrazione delegato tra il 2020 e il 2023 di Sport e Salute — la società dello Stato che si occupa della promozione dello sport e dei corretti stili di vita — Cozzoli è da aprile 2024 amministratore delegate di Autostrade dello Stato. Con questa esperienza nel libro — riproponendo i suoi interventi come responsabile di Sport e Salute — «intreccia visione, valori e storie per raccontare il potere trasformativo dello sport e il suo duplice volto: quello industriale, motore di innovazione e crescita economica, e quello sociale, che contribuisce alla creazione di comunità sane».

Lo sport, insomma, fa notare Cozzoli, «inteso non solo come attività fisica o intrattenimento, ma come diritto universale, farmaco per il corpo e per lo spirito, investimento per il futuro dei giovani e il benessere dei meno giovani, ma anche volano economico, dalle competizioni locali che animano i piccoli centri fino agli eventi di respiro internazionale».

È un fatto — prosegue — che lo sport influisca «profondamente sulla nostra cultura, sull’economia e sulla società. Lo sport è lavoro, business, progettualità, innovazione, sostenibilità, progresso. Sono declinazioni esplorate» nelle pagine del libro «che vanno ben oltre l’ambito delle competizione e delle vittorie, per scoprire le dinamiche profonde che rendono lo sport una componente essenziale della vita di tutti i giorni e di ciascuno».

Nella storia, scrive Cozzoli, «lo sport ha sempre avuto un ruolo centrale nelle comunità, fungendo da collante sociale e promotore di valori come le relazioni, la disciplina, il rispetto e la solidarietà. Oggi questo ruolo si è ampliato e trasformato, si è integrato con le industrie dell’entertainment, della pubblicità e della moda, creando un ecosistema complesso in cui le competizioni sportive sono anche appuntamenti mediatici globali».

I contenuti del libro invitano a riconoscere il ruolo educativo dello sport, «a guardare oltre il campo da gioco e a comprendere il ruolo dello sport nella costruzione di una società migliore, più giusta. Perché investire nell’attività sportiva significa investire sulla qualità della vita e sul benessere di tutti. Significa fare comunità, realizzare sogni, credere nel futuro». Investire nello sport, rilancia Cozzoli, «vuol dire migliorare la qualità della vita e il benessere delle persone e della comunità. Per questo lo sport è farmaco, salute, vita».

Il volume è stato presentato, di recente, a Milano con Giuseppe Bergomi e dallo stesso Giuseppe Marotta, e a Roma con Marco Tardelli e Massimo Vallati, fondatore di Calciosociale.