· Città del Vaticano ·

Una riflessione di Marina Cvetaeva nella traduzione inedita di Lucio Coco

Trinità

 Trinità  QUO-136
13 giugno 2025
Questa poesia, che si presenta per la prima volta in italiano nella traduzione di Lucio Coco, appartiene a un gruppo di componimenti inediti di Marina Cvetaeva, classificati come «Drugie stichotvorenija» (“Altri versi”) risalenti al periodo 1916-1920 (in «Sobranie sočinenij», t.1, Moskva, 1994). La poesia inizia con l’invocazione alla Trinità e racconta di una separazione, di un distacco, del padre o della madre dal figlio, di un inviarlo verso il mondo nella missione ardua della vita alla quale chi manda lo ha preparato per essere addirittura re. La seconda strofa parla della solitudine che avverte chi è rimasto dopo questa partenza. Nelle terza le due persone sembrano ricomporsi di nuovo in una figura trinitaria che recupera l’assente nella dimensione dello Spirito che tiene unite le tre persone. ...

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