Verso il Giubileo dello Sport

di Silvia Guidi
Un Giubileo iniziato, di fatto, con due settimane di anticipo, quello dello Sport, con il passaggio del Giro d’Italia dal Vaticano, il primo giugno scorso, e il saluto di Papa Leone XIV ai ciclisti. Anche la due giorni in programma per sabato e domenica prossima — 14 e 15 giugno, il cuore questo appuntamento giubilare — sarà un’occasione preziosa per «collegare lo sport alla sua essenza; ascoltarlo come quello che è, una grande esperienza umana» ha sottolineato il prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, il cardinale José Tolentino de Mendonça, intervenuto mercoledì 11 giugno, nella Sala stampa della Santa Sede, per presentare le iniziative del Giubileo dello Sport. Con il porporato, al tavolo dei relatori, c’erano Amelio Castro Grueso — atleta di scherma paralimpica che, contagiando tutti con il suo sorriso e la sua incrollabile fiducia nell’amore di Dio, ha raccontato le ultime sfide attraversate — e Novella Calligaris, la prima fra gli atleti italiani a vincere una medaglia olimpica nel nuoto e a stabilire un primato mondiale negli 800 metri stile libero, attualmente giornalista a Rainews24. Con loro anche Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana.
«Lo sport se vissuto con i valori olimpici diventa una palestra non solo per il corpo, ma anche per l’anima, la mente e il cuore» ha sottolineato Calligaris. «È un’occasione per crescere anche nella speranza individuando un traguardo che non è solo per vincere una medaglia, ma la pienezza della vita. Insegna a rialzarsi dopo una sconfitta, proprio come la fede ci sostiene nei momenti di difficoltà».
Papa Leone ha detto ai ciclisti «siete modelli per i giovani di tutto il mondo»: «Questa frase — ha chiosato de Mendonça — rivela due cose fondamentali: in primo luogo, il riconoscimento che la Chiesa dà allo sport; in secondo luogo, la responsabilità che lo sport esercita sulla società. Auspico che questo Giubileo dello Sport possa risvegliare negli atleti questa consapevolezza: che anche loro sono missionari della speranza».
Più che un programma di gare sportive, ha ribadito il cardinale prefetto, «il Dicastero ha voluto collegare lo sport alla sua essenza, cioè alla cultura e all’educazione. Così, sabato mattina il convegno internazionale “Lo slancio della speranza” si propone di riflettere sul valore pedagogico dello sport. Seguendo la metodologia sinodale, più che proporre teorie, l’obiettivo è ascoltare le voci di chi è impegnato nello sport e di chi lavora nella sua pastorale. E discernere le strade che lo sport deve percorrere per essere un autentico segno di speranza per la società».
Un altro evento promosso dal Dicastero è il concorso fotografico “Sport in Motion”, avviato nel novembre scorso. Il concorso — ha spiegato il cardinale — ha cercato di mettere insieme tre parole non sempre vicine: giovani, arte, sport. Sempre in ambito culturale, sabato sera, in collaborazione con la Fondazione Piccolo America, verrà proiettato in piazza San Cosimato a Trastevere il classico film di Hugh Hudson Chariots of Fire — più noto in Italia come Momenti di gloria — perché il cinema è un’importante forma di narrazione, vogliamo ricordare quanto questo film abbia ancora da dirci oggi». Il film di Hudson è del 1981, ma come tutti i classici con il passare del tempo si rivela sempre più capace di parlare al cuore di ciascuno.
«Il primo giugno scorso — ha aggiunto Mattei, il presidente di Athletica Vaticana — abbiamo vissuto una prima, straordinaria, “tappa”. Papa Leone XIV ha rilanciato una visione sportiva attenta a tutto l’essere umano: corpo, mente, cuore e spirito. Il 27 maggio, con la Società sportiva calcio del Napoli, ha parlato anche di squadra che lavora insieme. Insistendo, in particolare, sull’aspetto educativo. La questione, per il Papa, è “stare bene attenti alla qualità morale dell’esperienza sportiva a livello agonistico, perché c’è di mezzo la crescita umana dei giovani. Penso che ci siamo capiti, e non c’è bisogno di tante parole”. Su queste linee vivrà il Giubileo dello Sport che non è un evento agonistico, un campionato, un torneo. È un’esperienza cristiana che gli sportivi – professionisti e amatori di ogni età, con dirigenti, allenatori, organizzatori, appassionati e i loro familiari – vivranno insieme. Come un’unica grande squadra, tutti con la stessa dignità senza guardare al medagliere. Un’esperienza di conversione che potrà consentire al mondo dello sport di prendere più consapevolezza del proprio ruolo, anche sulle questioni centrali di carattere inclusivo e sociale e della pace».
L’appuntamento per il pellegrinaggio degli sportivi è sabato 14, alle 17, a piazza Pia. Sulla scia dell’Udienza giubilare mattutina del Papa e dell’ascolto delle testimonianze all’Auditorium Augustinianum. «Il pellegrinaggio alla Porta Santa è aperto a tutti gli sportivi, senza necessità di registrazioni — ha spiegato Mattei — sarà il cardinale José Tolentino de Mendonça a presiedere un momento di preghiera prima dell’inizio, lungo via della Conciliazione che diverrà “pista” con un traguardo Alto». Domenica Leone XIV presiederà a San Pietro la celebrazione dell’Eucarestia.