
Un saluto «orante» per il primo mese di Pontificato, compiuto l’8 giugno, e «pieno di riconoscenza, pieno di gratitudine» per i molteplici momenti insieme, ma soprattutto «per la fiducia»: l’ha rivolto stamani il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin a Leone XIV durante l’udienza concessa ai partecipanti al Giubileo e all’incontro dei rappresentanti pontifici.
Il porporato ha presentato a Papa Prevost i circa cento nunzi apostolici ricevuti in Sala Clementina insieme con i superiori della Segreteria di Stato: «Molti di loro già li conosce, perché ha avuto modo di incontrarli negli anni in cui è stato prefetto del Dicastero per i Vescovi, di trattare la questione delle nomine episcopali». «Alcuni — ha detto il segretario di Stato — sono assenti per ragioni di lavoro e anche per ragioni di salute».
Dal porporato sono giunte ripetute espressioni di gratitudine verso il Pontefice sia per l’udienza odierna, sia per i momenti «che già ci ha dedicato ieri nella messa» celebrata in occasione del Giubileo della Santa Sede, nonché ha aggiunto, per il «momento conviviale insieme» previsto per domani, mercoledì 11 giugno.
Dunque, il ringraziamento «perché Lei ha fiducia in noi», ha detto, ricordando le parole pronunciate dal Pontefice in occasione della Plenaria del Dicastero per i vescovi quando, dopo aver salutato tutti e aver «tratteggiato la figura del vescovo riprendendo molto di quel profilo che già aveva delineato Papa Francesco», Leone XIV aveva parlato di «insostituibile collaborazione dei nunzi»: «Grazie per questa parola, perché sta a significare davvero l’importanza che Lei attribuisce a questa missione nella Chiesa», ha rimarcato Parolin, rinnovando l’impegno a servizio del Papa e del ministero petrino «per la gloria di Dio, il bene della Chiesa e la salvezza delle anime».