La buona Notizia

di Marco Lodoli
Quante volte abbiamo ricevuto ottimi consigli, fin da bambini abbiamo ascoltato i nostri genitori che ci indicavano la giusta via, le cose da fare e quelle da non fare, e poi le maestre, i professori, tante persone che ne sapevano molto più di noi ci hanno spiegato con calma a cosa dovevamo dedicarci e cosa era meglio evitare. E abbiamo studiato e letto autori importanti, artisti e filosofi che avevano ragionato a lungo sulla vita, e ognuno di loro, da quelle pagine, ci metteva in guardia dagli inganni dell’esistenza e ci suggeriva, razionalmente, poeticamente, quale era la scelta migliore. E gli amici cari, le persone che abbiamo amato e che ci hanno amato, ugualmente ci hanno preso da parte per dirci le parole più chiare, per aiutarci nei momenti ingarbugliati. Abbiamo ascoltato, a volte con fastidio, perché erano parole dure, a volte con riconoscenza per tutto quell’affetto e quell’attenzione nei nostri riguardi. Ma ancora non eravamo in grado di portare il peso di quelle piccole e grandi verità. Capivamo, approvavamo, rispondevamo «hai ragione, è proprio così come dici», ma quelle frasi restavano lettera morta, astratte osservazioni che non riuscivano a raggiungere il nostro cuore, prediche sterili e persino fastidiose, un pane indigeribile. Quelle parole sacrosante ci entravano in un orecchio e uscivano dall’altro, senza poter aggrapparsi a qualcosa di intimo, alla nostra confusione, alle nostre speranze. Vento nel vento, bei discorsi che svanivano nel nulla. Ma poi, improvvisamente, da un punto fino ad allora muto e sconosciuto, ci è arrivata la voce dello Spirito della Verità. Non era neanche una voce, non era un ammaestramento pensato bene e detto meglio, era piuttosto un sentimento. È come se di colpo qualcuno avesse bussato, piano, dolcemente, e la porta sbarrata si fosse aperta. Forse era già socchiusa, forse quel giorno, figlio di tanti giorni precedenti, di tante esperienze, di mille illusioni e mille delusioni, era il nostro giorno, quello in cui finalmente potevamo accogliere una verità grande, semplice, scomoda, potente, illuminante. Senza saperlo, ci siamo preparati a quel dono, e il dono è arrivato, e in un attimo tutto ci sembra più chiaro, più bello. Ogni risentimento scompare, ogni amarezza se ne va, la cecità diventa visione, la nebbia si dirada, svanisce. Lo Spirito della Verità ci ha raggiunto, ha aspettato il momento giusto, quello in cui eravamo finalmente vuoti, arresi, pronti. Ripetere a parole quel messaggio è pressoché impossibile, ma lo comprendiamo con un sorriso, lo accettiamo senza opporre nulla. Ogni minuscola e superba obiezione è crollata, quella voce ci ha chiamato per nome, l’abbiamo sentita bene, e abbiamo risposto eccoci, siamo qui, siamo quasi niente, siamo felici.