
09 giugno 2025
di Felice Accrocca
Sarà pur stato, come ha scritto Emmanuel Carrère, «uno degli uomini più odiati del suo tempo», ma con Ernest Renan bisogna pur sempre fare i conti, perché tutto ciò che egli scrisse, si fosse trattato anche di sciocchezze, finì per avere una grossa incidenza sugli uomini del suo tempo e almeno su quelli della generazione successiva.
Ebbene, ormai all’apice della fama dopo il successo della sua Vita di Gesù (che vide la luce nel 1863), nel 1866 Renan volle presentare al gran pubblico sul Journal des débats la traduzione francese (non integrale, in verità, e in qualche parte manipolata) curata da Charles Berthoud, del volume di Karl Hase, Franz von Assisi.
Professore in diverse università tedesche, noto per la sua Storia della Chiesa, ...
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