· Città del Vaticano ·

24-26 maggio 2025

Visita del Segretario di Stato nei Paesi Bassi

 Visita del Segretario di Stato nei Paesi Bassi  QUO-126
02 giugno 2025

Dal 24 al 26 maggio 2025 il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha compiuto una visita nei Paesi Bassi, accompagnato da Mons. Luciano Alimandi, Officiale della Sezione per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali della Segreteria di Stato.

Il Card. Parolin è giunto ad Amsterdam nel pomeriggio del 24 maggio. All’aeroporto internazionale di Schiphol, è stato accolto da Mons. Jan Thomas Limchua, Incaricato d’Affari a.i. della Nunziatura Apostolica nei Paesi Bassi, dal Vescovo di Haarlem-Amsterdam, S.E. Mons. Johannes W.M. Hendriks, con il suo Vicario generale Mons. Bart Putter, e dal Capo del Protocollo, Ambasciatrice Gabriella Sancisi, in rappresentanza del Governo. Da parte sua, ha ringraziato per l’invito ricevuto da parte di Mons. Hendriks nel contesto delle celebrazioni giubilari del 750° anniversario della fondazione della Città di Amsterdam e della elevazione a Concattedrale della Basilica di San Nicola di Amsterdam.

Nella mattinata di domenica 25 maggio, il Segretario di Stato ha presieduto la solenne Celebrazione eucaristica nella Concattedrale di S. Nicola, trasmessa dalla televisione nazionale. Nell’omelia, egli ha voluto sottolineare l’importanza dell’ascolto della Parola di Dio, nella vita della Chiesa e di ogni fedele, richiamando il ruolo dello Spirito Santo: «Non possiamo nemmeno immaginare quanto sia grande la potenza trasformante dello Spirito; la possiamo, però, in qualche misura, sperimentare se, come gli Apostoli, apriamo il cuore alla Parola del Signore e ci fidiamo di Lui. Questa azione dello Spirito non è meno reale e sperimentabile oggi, di quanto lo fosse duemila anni fa, anche se i segni che l’accompagnano possono essere diversi. Innumerevoli volte Egli si è fatto sentire nella Chiesa, nelle piccole e grandi assemblee di credenti radunati nel nome di Gesù che, come gli Apostoli nel Cenacolo di Gerusalemme, invocavano unanimi con Maria la sua venuta. Lo abbiamo sperimentato anche noi Cardinali, riuniti in Conclave, questo soffio tenue e leggero dello Spirito che ci ha accompagnato nell’elezione di Papa Leone XIV, lo scorso 8 maggio, giorno della Supplica alla Madonna di Pompei!». Ricordando infine il famoso miracolo eucaristico avvenuto ad Amsterdam nel 1345, che «ha contribuito molto all’ascesa della città», egli ha concluso l’omelia affidando «le intenzioni del Santo Padre, di questa bella Chiesa locale e di ciascuno di noi alla Vergine del Silenzio», affinché «possiamo imparare da Lei, dalla sua indicibile umiltà, a fare silenzio su noi stessi, silenzio dei giudizi sugli altri e soprattutto silenzio dinanzi al Signore, affinché ci parli».

Dopo la S. Messa ha salutato le Autorità civili presenti, intrattenendosi poi con vari gruppi di fedeli convenuti, come i giovani della Missione italiana in Olanda. Nel successivo ricevimento ha potuto salutare singolarmente i vari esponenti della Chiesa locale e della società civile che collaborano con essa.

Nel pomeriggio, nella Cattedrale di Haarlem, il Cardinale ha presieduto la celebrazione dei Vespri, alla presenza delle reliquie dei martiri di Gorcum portate in processione da giovani, alcuni dei quali neo-battezzati. Rivolgendosi a loro, nell’omelia ha detto: «Ringrazio voi, cari giovani, che in questo Anno giubilare, come pellegrini della speranza, avete portato qui le reliquie dei martiri di Gorcum, che abbiamo accolto all’inizio di questa celebrazione.

Questi diciannove martiri, canonizzati da Papa Pio IX morirono nel 1572 per la loro fede nella presenza reale di Cristo nella S. Eucaristia e per la loro fedeltà al Papa, come Pastore della Chiesa universale e Vicario di Cristo». È grazie all’esempio anche di questi santi — ha rilevato — che la «Chiesa locale di Haarlem-Amsterdam cerca di essere sempre più una Chiesa missionaria — come ci ha esortato più volte Papa Leone XIV — che accoglie calorosamente nuove persone, attirate dall’unità della fede e dall’amore per Dio e per il prossimo, specialmente per i poveri e i bisognosi».

È seguito l’incontro con i sacerdoti della Diocesi, che il Segretario di Stato ha ringraziato per il loro servizio e la loro testimonianza, in mezzo ad una società secolarizzata, dove però non mancano i segni, pur timidi, di una rinascita spirituale a partire dalla gioventù. Anche a loro ha assicurato la vicinanza del Santo Padre e ha trasmesso la sua benedizione apostolica.

In serata si è svolto un momento conviviale con tutti i decani della Diocesi e i responsabili dei vari ministeri, insieme a diversi Presuli della Chiesa nei Paesi Bassi. Oltre all’Ordinario S.E. Mons. Hendriks, erano presenti il Vescovo emerito della Diocesi, Mons. Joseph Maria Punt, il Presidente della Conferenza Episcopale Olandese, Mons. Hans van den Hende, Vescovo di Rotterdam, il Vice Presidente della stessa, Mons. Gerard de Korte, Vescovo di 's-Hertogenbosch, e l’Ausiliare di Roermond, nonché Amministratore dell’Ordinariato militare, S.E. Mons. Everard de Jong.

Lunedì 26 maggio, il Card. Parolin ha incontrato il Primo Ministro dei Paesi Bassi, S.E. Dick Schoof, presso la sede del Ministero degli Affari Generali a L’Aia. Nella cordiale conversazione si è trattato dell’importanza di promuovere una pace duratura, della necessità di rilanciare il dialogo come via privilegiata per la risoluzione dei conflitti, dell’urgenza di un multilateralismo efficace ed inclusivo, nonché delle sfide poste dal cambiamento climatico. È stata altresì evidenziata la tutela della libertà religiosa a livello globale, nonché il ruolo cruciale della religione e delle credenze nello spazio pubblico, unitamente alla crescente preoccupazione per fenomeni che compromettono la coesione sociale e i principi fondamentali della convivenza civile.

Nel primo pomeriggio, il Segretario di Stato ha visitato il museo Ons’ Lieve Heer op Solder (Nostro Signore nel Sottotetto), nato come chiesa clandestina nel XVII secolo, per permettere ai cattolici di praticare la fede in segreto durante la Riforma protestante olandese. Il museo è oggi simbolo di tolleranza religiosa. È seguita una sosta presso un altro luogo di culto clandestino, la cappella Begijnhof nel cuore di Amsterdam, fondata nel 1665. All’interno si conservano opere d’arte di rilievo e un altare con un dipinto dedicato al Miracolo eucaristico di Amsterdam, evento che ogni anno viene solennemente commemorato con una processione che ha inizio proprio da qui. Terminata la preghiera, il Cardinale ha visitato il convento dei Padri Sacramentini, che gestiscono la cappella, incontrando S.E. Mons. Johannes van Burgsteden, già Vescovo ausiliare della Diocesi, che lì risiede.

Nel tardo pomeriggio, il Cardinale è stato accompagnato all’Aeroporto Internazionale di Schiphol per far rientro in serata in Vaticano.

La visita del Cardinale Parolin ha costituito un momento di profonda gioia e di incoraggiamento per la Chiesa locale di Haarlem-Amsterdam e ha avuto un’eco positiva nell’intero Paese.