Quell’intreccio

02 giugno 2025
di Silvia Gusmano
Il 1º agosto 1872, dopo una traversata di molte settimane, un padre, una madre e un bambino undicenne provenienti da un piccolo villaggio dell’Andhra Pradesh, in India, sbarcano a Port Louis, capitale di Mauritius. Ingaggiato come lavoratore a contratto (coolie), il padre coltiverà i campi di canna da zucchero della colonia britannica.
Quei genitori e quel bambino sono gli antenati della scrittrice Nathacha Appanah che, a un certo punto della vita, ha sentito il bisogno di far luce su tale vicenda familiare. Non che recuperare il filo di questa migrazione sia stata un’impresa facile, trattandosi di una storia solo sfiorata, relegata tra ricordi sbiaditi, silenzi e tanti non detti. «Le famiglie che hanno vissuto un grande esodo (schiavitù, servitù a contratto, guerre, conflitti) — nota ...
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