
31 maggio 2025
di Stefano Redaelli
Andavano davvero fasciati i miei polsi? Non lo sapevate che sono fragili come steli? Il palmo della mia mano è un calice, le dita sono petali di rose. Divine lussureggianti rose. Non sono bastati i versi di Alda Merini a farvelo capire?
Quelle come noi non hanno bisogno di un trattamento sanitario obbligatorio (chi ne ha bisogno?). Semmai, un “Trattamento letterario obbligatorio”1, quello sì, possiamo accettarlo. Fateci scrivere, scioglieteci i polsi, metteteci davanti una tastiera, un foglio di carta. E vedrete di cosa siamo capaci. Sentirete il profumo delle nostre parole. E forse capirete, finalmente, qualcosa delle nostre emozioni, della nostra bellezza, della nostra follia.
Episodio dissociativo, lo hanno chiamano i dottori.
Per loro un fiore è un fiore e un uomo è un uomo. Gli ...
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