· Città del Vaticano ·

Il cardinale de Mendonça
e lo sguardo della Chiesa sulle cose nuove

 Il cardinale de Mendonça e lo sguardo della Chiesa sulle cose nuove  QUO-124
30 maggio 2025

Affrontare le «novità» e le «rivoluzioni» del nostro tempo — in cui tutto è ormai interconnesso — richiede uno sguardo più alto. Un’epoca in cui la tecnologia si fa presenza ingombrante, quasi «invasiva», reclama risposte nuove. E il cammino, secondo il cardinale José Tolentino de Mendonça, passa dall’educazione e dall’istruzione, da un’umanità che riscopre il valore della «bellezza» e della «spiritualità». Una via che non è solitaria, ma condivisa con maestri, insegnanti, guide che sanno essere «amici, compagni, padri»: capaci di custodire e accompagnare la fioritura della persona. È questo il cuore dell’intervento pronunciato dal prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, al termine del Secondo incontro internazionale sul Senso, promosso dalla Fondazione pontificia Scholas Occurrentes e dalla CAF – Banca di Sviluppo dell’America Latina e dei Caraibi, conclusosi il 29 maggio, nell’Aula Nuova del Sinodo.

«Tutto — ha osservato il cardinale — ha un riflesso nel mondo educativo». Anche il tema della salute mentale, emerso con forza solo nel tempo del post-pandemia, nasce nelle aule scolastiche, tra i giovani. «Abbiamo bisogno di queste sonde, di queste antenne, perché non possiamo pensare che certe problematiche, le grandi angosce, siano prerogativa esclusiva dell’età adulta», ha detto in proposito. (edoardo giribaldi)