
Assisi, 27. Mira a sostenere giovani vittime di abusi o “a rischio” nella società, alcuni dei quali sordociechi, accogliendo la loro richiesta di aiuto tramite il call center e fornendo poi una formazione specifica per creare prodotti artigianali ed ecocompatibili progettati in base alla domanda: tutto questo è Hope, il progetto vincitore dell’edizione 2024-2025 del Premio internazionale «Francesco d’Assisi e Carlo Acutis» per un’economia della fraternità, assegnato domenica scorsa nella chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi, nell’ambito dell’ottavo anniversario dell’istituzione del Santuario della Spogliazione. Alla cerimonia di consegna erano presenti fra gli altri l’arcivescovo-vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino, il ministro generale dei Frati minori cappuccini, fra Roberto Genuin, la presidente della regione Umbria, Stefania Proietti, e l’imprenditore Brunello Cucinelli. Il progetto Hope (che sta per Healing, opportunities, protection ed empowerment) nasce e si sviluppa a Goa, in India, da un’esperienza della Caritas locale che ha gestito un programma di grande successo, Childline (numero verde), per il soccorso e la riabilitazione dei ragazzi in pericolo, soprattutto provenienti dai villaggi più poveri e abbandonati.