
26 maggio 2025
di Mara Miceli
Immaginate di trovarvi immersi in un film, ma senza poter vedere le immagini. La colonna sonora avvolge, i dialoghi scorrono, ma i dettagli visivi che costruiscono la storia sfuggono. Per chi è cieco, il cinema, le serie televisive, i documentari e persino il teatro potrebbero restare esperienze parziali, nonché di quella narrazione visiva che completa e arricchisce la trama. Ed è qui che entra in gioco l’audiodescrizione, uno strumento di inclusione culturale che consente alle persone cieche e ipovedenti di godere appieno dei contenuti audiovisivi, restituendo loro il diritto a un’esperienza completa, autentica e immersiva. Ne parliamo con Laura Giordani, professionista del settore e adattatrice di contenuti per l’audiodescrizione, e Marco Trombini, presidente del consiglio regionale Emilia-Romagna ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati