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La buona Notizia

La morte non sarà un ostacolo

 La morte non sarà un ostacolo  QUO-116
20 maggio 2025

di Marilynne Robinson

Il Prologo al Vangelo di Giovanni articola il profondo mistero che è al centro della fede cristiana: in principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Con l’approssimarsi della sua morte, Gesù rassicura i suoi seguaci che non li abbandonerà. Sarà sempre con loro quando ricorderanno lui e ciò che ha insegnato loro. Il Prologo ci dice che la sua vita è stata la luce degli uomini. Quindi la memoria di lui e delle sue parole non può essere semplicemente il ricordo di un maestro o di un amico defunto, sebbene l’amicizia umana sia stata preziosa per lui. Nella sua persona e nella sua presenza, e presto anche nella sua assenza, avrebbero ricevuto la verità al centro dell’Essere, la luce su luce che è grazia su grazia. Stava lì, a parlare ai discepoli con tenera urgenza, consolandoli, promettendo loro l’assoluta fedeltà sua e del suo Padre Creatore, senza che la morte fosse un ostacolo. Era, agli occhi del mondo, semplicemente un uomo; e anche i suoi discepoli e i suoi seguaci non erano nulla più. Naturalmente il suo insistere sulla morte li rattristava. Ma lo Spirito Santo, che è la sua voce e il suo abbraccio, e la pace, che è il suo dono eterno, avrebbero suggellato la loro fiducia nella sua promessa e benedetto le innumerevoli vite sante vissute dopo di loro. (marilynne robinson)