· Città del Vaticano ·

Dalla Loggia centrale della basilica Vaticana, nella Domenica del Buon Pastore, il primo Regina Caeli di Leone XIV

«Mi rivolgo ai grandi del mondo: mai più la guerra!»

 «Mi rivolgo ai grandi  del mondo: mai più la guerra!»   QUO-109
12 maggio 2025

«Mai più la guerra!». L’accorato grido di pace di Papa Leone XIV riecheggia dalla Loggia centrale della basilica Vaticana tra i centomila fedeli presenti in piazza San Pietro e i tantissimi altri collegati attraverso i mezzi di comunicazione per il primo Regina caeli del nuovo Pontefice. A mezzogiorno dell’11 maggio, domenica del Buon pastore e Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, il vescovo di Roma dapprima offre una meditazione sul Vangelo proposto dalla Liturgia esortando i giovani a non aver paura di accettare l’«invito della Chiesa e di Cristo Signore», poi canta l’antifona mariana che nel tempo di Pasqua sostituisce la recita dell’Angelus, infine — dopo aver impartito la benedizione — lancia il suo grido di pace. Ricorda «l’immane tragedia della Seconda guerra mondiale», che «dopo aver causato 60 milioni di vittime» terminava l’8 maggio 1945, proprio ottant’anni prima del giorno della sua elezione. «Nell’odierno scenario drammatico di una terza guerra mondiale a pezzi, come più volte ha affermato Papa Francesco», spiega Leone XIV, «mi rivolgo anch’io ai grandi del mondo, ripetendo l’appello sempre attuale: “Mai più la guerra!”».

Quindi volge lo sguardo alle «sofferenze dell’amato popolo ucraino. Si faccia il possibile per giungere al più presto a una pace autentica, giusta e duratura» auspica, chiedendo che «siano liberati tutti i prigionieri e i bambini possano tornare alle proprie famiglie». Profondamente addolorato per «quanto accade nella Striscia di Gaza», il Papa invoca un immediato cessate il fuoco, i soccorsi umanitari per la stremata popolazione civile e la liberazione di tutti gli ostaggi. Infine mostra soddisfazione per l’annunciata tregua tra India e Pakistan, con la speranza «che attraverso i prossimi negoziati si possa presto giungere a un accordo durevole».

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