· Città del Vaticano ·

Continuano ad arrivare i messaggi di congratulazioni dei leader mondiali per l’elezione di Leone XIV

Unità e dialogo per affrontare le sfide globali

The new Pope Leone XIV, former Cardinal Robert Francis Prevot waves at faithfuls in St.Peter's ...
10 maggio 2025

Continuano ad arrivare da tutti i continenti i messaggi di congratulazioni dei leader politici mondiali per l’elezione di Papa Leone XIV. La speranza condivisa è che il suo pontificato possa coincidere con un’inversione di rotta negli scenari globali nel segno del ritorno della pace.

«Sono sinceramente convinto che un ulteriore progresso nelle relazioni tra la Turchia e il Vaticano contribuirà in modo significativo al rafforzamento della tolleranza sulla scena internazionale e alla fine delle tragedie umanitarie, soprattutto a Gaza», ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan, in una lettera al pontefice: «Ho piena fiducia sul fatto che continueremo il dialogo sincero e costruttivo che abbiamo instaurato con Papa Francesco».

Congratulazioni al pontefice anche dall’emiro del Qatar, lo sceicco Tamimbin Hamad al Thani; mentre il re di Giordania Abdullah II ha auspicato che Leone XIV possa contribuire a «diffondere la pace, l’armonia e la comprensione in tutto il mondo». Abdullah II ha inoltre espresso il suo orgoglio «per i forti legami tra la Giordania e il Vaticano» sottolineando «l’impegno del Regno a continuare a lavorare per approfondire il dialogo interreligioso».

Da Teheran il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi, ha osservato che «l’attenzione globale» per l’elezione di un nuovo Papa «riflette una speranza condivisa che la religione e gli insegnamenti religiosi possano salvaguardare elevati valori morali e umani». Il re Mohammed VI del Marocco ha fatto notare che il suo Paese e la Santa Sede sono «uniti da secolari vincoli di stima e di fraterna comprensione» oltre che «dall’impegno attivo a favore della pace e della convivenza». Nel messaggio il re marocchino ricorda che già suo padre Hassan II ebbe l’onore di ospitare papa Giovanni Paolo II , nel 1985, e poi nel marzo del 2019 fu lui stesso ad accogliere a Rabat Papa Francesco. Questi incontri, ha detto, «costituiscono un evento di alto valore simbolico che testimonia con forza e ragione la volontà condivisa con la Santa Sede di costruire ponti di fraternità tra gli uomini e di erigere il dialogo interreligioso come baluardo contro l’estremismo e la chiusura in se stessi».

Secondo quanto scrive la stampa brasiliana, Papa Leone XIV è già stato invitato a partecipare al Vertice sui cambiamenti climatici dell’Onu, la Cop 30, previsto per l’inizio di novembre a Belém, nello stato amazzonico del Pará. E la presidente messicana, Claudia Sheinbaum, ha rinnovato le sue congratulazioni a Prevost osservando «che è una persona con un orientamento pro-poveri, il che è molto positivo, perché sarà attento ai bisogni di coloro che sono meno fortunati e, allo stesso tempo, alla costruzione della pace e della prosperità nel mondo. Per la sua storia — ha aggiunto — crediamo che continuerà sulla strada tracciata da Papa Francesco. Lo inviteremo in Messico».

Il presidente francese, Emmanuel Macron, in un’intervista all’emittente Bfmtv è tornato sulla figura del nuovo pontefice: «Abbiamo subito visto serenità e benevolenza in questo Papa». Mentre il premier britannico, Keir Starmer, ha evidenziato che il primo Papa statunitense rappresenta «una svolta fondamentale. Come il papato di Papa Francesco ha dimostrato — si legge in una nota di Downing Street — la Santa Sede ha un ruolo speciale da giocare nel riunire insieme popoli e nazioni per affrontare i problemi più importanti della nostra epoca, soprattutto il cambiamento climatico, la lotta alla povertà e la promozione della pace e della giustizia nel mondo».