
di Sebastián
Sansón Ferrari
La profonda gratitudine e la gioia della comunità cattolica del Perú per l’elezione di Papa Leone XIV è stata al centro della sentita conferenza stampa che ha tenuto ieri, 9 maggio, il vescovo di Chiclayo, Edinson Edgardo Farfán Córdova. L’elezione di «uno di loro» è una grande emozione e un fatto storico, ha sottolineato il presule della diocesi di cui Robert Francis Prevost è stato vescovo.
Accompagnato da padre Fidel Purisaca Vigil, direttore dell’Ufficio dei social media della diocesi, monsignor Farfán Córdova ha sottolineato il percorso professionale del nuovo pontefice e il suo profondo legame con il popolo peruviano. «Papa Leone XIV è un nostro fratello che ha attraversato queste terre, lavorando a Chulucanas, Trujillo e Chiclayo. Ama profondamente il Perú», ha detto il presule, ricordando la missione del nuovo pontefice in particolare nei villaggi più poveri del nord del paese latinoamericano.
Farfán Córdova ha poi sottolineato che Prevost — membro dell’Ordine di Sant’Agostino — ha adottato il nome Leone XIV in riferimento a Papa Leone XIII, promotore della dottrina sociale della Chiesa, considerando questa scelta un chiaro segno del suo impegno costante per la giustizia sociale e i più bisognosi. «Papa Leone XIV porterà avanti una missione basata sulla comunione, sul dialogo e sulla sinodalità, come insegnato da Papa Francesco», ha dichiarato. Il vescovo di Chiclayo ha poi evidenziato la sensibilità del nuovo pontefice verso le sfide contemporanee: povertà, emarginazione, partecipazione laicale e ruolo di primo piano delle donne nella Chiesa cattolica.
Nel corso della conferenza stampa, il presule ha ricordato aneddoti personali e momenti condivisi con il cardinale Prevost, che considera il suo mentore: «Conosce il mondo ma il suo cuore è in Perú», ha rimarcato, “svelando” dettagli semplici e umani sul nuovo Papa, come la passione per la cucina locale, tra cui la capra, il riso all’anatra e il ceviche (piatto a base di pesce).
Papa Leone XIV è stato per oltre un decennio priore generale degli agostiniani, ordine presente in tutti i continenti. La sua esperienza globale è completata da una profonda comprensione della realtà sociale e pastorale peruviana. Il messaggio finale del vescovo Farfán Córdova è stato un invito all’unità: «Camminiamo insieme. Meno parole, più fatti. Le autorità civili, religiose, militari e politiche devono cercare il consenso per il bene comune».