· Città del Vaticano ·

Messaggi dei leader mondiali delle diverse fedi per il nuovo Pontefice

La fratellanza umana
tra credenti non venga meno per poter contribuire
alla costruzione
di ponti di dialogo

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09 maggio 2025

di Beatrice Guarrera

In un momento di crisi globale, il dialogo tra fedi non può che essere di importanza cruciale per la costruzione di un mondo più giusto: è il messaggio condiviso da molti leader religiosi e comunità di credenti che hanno fatto giungere da tutto il mondo le congratulazioni per l’elezione di Papa Leone XIV.

Il Congresso ebraico mondiale (Wjc), organizzazione che rappresenta le comunità ebraiche in oltre cento nazioni, in un messaggio diffuso ieri sera, ha parlato del «rapporto con la Santa Sede che dura da decenni e si fonda su un profondo e costante impegno per il dialogo interreligioso. Il Wjc auspica di proseguire e approfondire questo dialogo essenziale sotto la guida di Papa Leone XIV».

Sulla stessa linea, il messaggio di Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma: «Formulo al nuovo Papa appena eletto i migliori auguri di successo nell’impegnativa missione che gli è stata affidata per il bene dell’umanità. Confido nel suo impegno a mantenere e promuovere i rapporti di collaborazione, rispetto e amicizia tra le nostre comunità».

«Le Comunità ebraiche italiane inviano al Cardinale Robert Francis Prevost, Papa Leone XIV, le congratulazioni degli ebrei italiani per la nomina al soglio pontificio — ha scritto la presidente Ucei, Noemi Di Segni — un augurio sincero per questo giorno di letizia che nutre le speranze e apre i cuori di tutti i fedeli della Chiese cristiane». «Per la prima volta — ha continuato Di Segni — c’è un Papa dagli Stati Uniti, paese dove la presenza ebraica è la più numerosa al mondo. Le sfide storiche, le dure prove esistenziali e morali che ci troviamo a vivere in Europa e in Medio Oriente, dinanzi alle laceranti guerre e minacce, richiamano tutti, e in particolare i leader religiosi, ad altissime responsabilità verso ogni essere vivente, consapevoli dell’imperativo di agire con ogni sforzo di convivenza e ricerca della pace. Seguiremo da vicino la strada che traccerà nella lotta all’antisemitismo e a proseguire l’impegno per le relazioni diplomatiche con lo Stato di Israele. Forti del dialogo maturato dalla Chiesa Cattolica con le Comunità ebraiche in questi sessant’anni dalla emanazione della Nostra aetate e consapevoli che una autentica amicizia si fonda su piccoli gesti quotidiani e su solenni momenti di confronto, ci uniamo al coro di auguri al percorso che si avvia con questo nuovo papato, esprimendo l’auspicio che sia portatore di rasserenamento universale e di pacificazione».

«Le mie più sincere congratulazioni a Papa Leone XIV per la sua elezione a Papa della Chiesa Cattolica» ha scritto sul suo account X Ahmed Al-Tayeb, il Grande Imam di Al-Azhar: «Non vediamo l’ora di continuare la nostra collaborazione con Sua Santità nel rafforzare il dialogo interreligioso e promuovere i valori della fratellanza umana, nel perseguimento della pace globale, della convivenza e di un futuro migliore per tutta l’umanità».

Anche il giudice Mohamed Abdelsalam, Segretario Generale del Consiglio musulmano degli anziani, ha espresso le sue congratulazioni a Papa Leone XIV, affermando: «Siamo fiduciosi di poter proseguire il cammino di dialogo e fraternità con Sua Santità nel perseguimento della pace e di lavorare insieme per promuovere i valori dell’amore, della comprensione e della conoscenza reciproca, per un mondo migliore e un futuro in cui tutti possano godere di sicurezza, pace e stabilità».

A porgere le sue congratulazioni anche il Centro islamico culturale d’Italia: «Accogliamo e ricambiamo con piena convinzione il saluto di pace che il Romano Pontefice ha voluto rivolgere all’umanità tutta, consapevoli che la via della pace e del dialogo è l’unica percorribile. Esprimiamo il nostro auspicio che il senso di fratellanza umana non venga mai meno tra credenti e che questi possano proseguire nella loro operosa e coraggiosa azione di costruzione di ponti di dialogo e di pace».

Gli stessi comuni principi di concordia sono stati quelli citati da Filippo Scianna, presidente dell’Unione Buddhista Italiana, che ha aggiunto: «L’appello del Santo Padre a camminare insieme come “Chiesa sinodale” e a essere “una Chiesa che costruisce ponti”, trova eco nella nostra aspirazione a promuovere l’armonia, la comprensione reciproca e la cooperazione tra tutte le tradizioni religiose. Rivolgiamo dunque un pensiero di gratitudine a Papa Francesco per il suo servizio e la sua guida, e accogliamo il pontificato di Leone XIV, certi che il suo cammino sarà illuminato da saggezza, compassione e dal desiderio di unità».