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L’attualità del nome

 L’attualità del nome  QUO-107
09 maggio 2025

Leone XIV ha «usato le prime parole di Gesù dopo la Pasqua, parole di pace, disarmata e disarmante» e ha auspicato «dialogo». Sono gli elementi che Matteo Bruni, direttore della Sala stampa della Santa Sede, ha sottolineato commentando il primo saluto del nuovo Pontefice poco dopo l’elezione. Incontrando i giornalisti accreditati, ieri sera, 8 maggio, Bruni ha evidenziato l’importanza e l’attualità del nome scelto dal Papa agostiniano: «È un chiaro richiamo» al suo predecessore Leone XIII, che nel maggio 1891 pubblicò l’enciclica Rerum novarum, da cui ha origine la moderna Dottrina sociale della Chiesa. «Chiaramente è un riferimento non casuale agli uomini e alle donne, al loro lavoro, anche in tempi di Intelligenza Artificiale», ha aggiunto il direttore.

Ha spiegato anche come il nuovo Pontefice ha parlato di «dialogo» in un mondo spesso toccato da conflitti e tensione. «Dio ci vuole bene, vi ama tutti e il male non prevarrà». Questa benedizione di Leone XIV infatti ricordava alcune delle ultime parole di Francesco dette nella Domenica di Pasqua.

Poco dopo, mentre i giornalisti lavoravano concentrati, improvvisamente alcuni si sono messi a correre verso l’entrata: erano arrivate le copie dell’edizione straordinaria de «L’Osservatore Romano» e subito i cronisti si sono affollati intorno agli uscieri per poterne prendere una.